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Disinformazione online: ‘Imola oggi’ e altri siti razzisti

Un’eccellente inchiesta pubblicata su Lettera43 sulla propagazione di false “informazioni” online, alimentate in modo convergente – a volte con coordinamento politico, altre no, ma tutte immerse in un brodo da common sense sensazionalistico e “non ve lo volevano far sapere” – verso la costruzione di un campionario di scemenze da esibire nelle discussioni da bar, o da sparare durante i talk show (sia da studio, à là Salvini maniera), o “dalla piazza”, con accompagnamento di urla e gole con le vene di fuori. In alcuni casi è esplicito il tentativo di farsi passare come siti “di sinistra”, seminando bufale che possono essere così accolte acriticamente anche in quest’area (è abbastanza facile, del resto, basta ridurre l’antimperialismo a semplice antiamericanismo, grazie a teorie del complotto che tutto fanno risalire a un solo centro di comando mondiale).

Un corto circuito che cancella – tra web, giornali mainstream e soprattutto televisioni – qualsiasi possibilità di districarsi da soli tra vero e falso, tra verosimile e bufala. E che spesso viene ripreso, con somma inconsapevolezza anche da qualche compagno frettoloso (ancora non tutti sanno, per esempio, che InformarexResistere, o CatenaUmana fanno parte integrante di questo flusso di disinformazione).

La destra cresce in questo modo. E noi, come reagiamo?

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Da Vox News a Il Primato nazionale, sul web spopola l’odio anti-immigrato. Testate non giornalistiche xenofobe che esasperano i toni. E alimentano bufale.

La controinformazione è la diffusione di informazioni ritenute taciute o riportate parzialmente dagli organi di informazione ufficiali.
Poi però c’è la disinformazione: le notizie riportate sono false, fuorvianti, distorte, alterate e il fine è manipolare l’opinione pubblica su temi scottanti da affrontare con razionalità.
BUFALE SUI MIGRANTI. Quest’arma viene usata da personalità vicine alla destra populista, che diffondendo sui social network ‘bufale’ prese da siti incentrati sull’immigrazione, facilitando l’insofferenza verso queste categorie, siti che cercano notizie valide riscrivendole con un taglio populista, accompagnate da titoli ‘etnicizzati’ e immagini forti (spesso false).
XENOFOBI E DI DESTRA. Ci sono per esempio i noti Informare per Resistere, arrivato ad oltre 100 mila ‘mi piace’ su Facebook dopo una mutazione in senso complottista, xenofobo e omofobo e Catena Umana di Vincenzo Todaro, ex imprenditore edile di Parma non iscritto all’ordine dei giornalisti, il quale, dopo aver visto fallire la propria impresa per la crisi, ha iniziato ad attaccare rom, immigrati e omosessuali, definendosi però apartitico ma pubblicando nella pagina dei contatti un video del segretario del Msi Giorgio Almirante.
CRONACA TRUCULENTA. E anche Tutti i crimini degli immigrati, ‘padre’ di questi siti, che però non si definisce razzista: un minestrone di truculenti fatti di cronaca che rilancia notizie da altri giornali con protagonisti stranieri, immigrati, rom e sinti (ergo, anche cittadini italiani), aggiungendo titoli diversi da quelli originali.
Abbondano poi i ‘qualunquisteggianti’ (contro ‘la Casta’) e razzisti come Vox NewsImola Oggi e Il Primato nazionale, espressione di CasaPound, un mix di razzismo, omofobia e complottismo – che riesuma la sintassi dei Protocolli dei Savi di Sion -, riportando titoli e stralci da articoli riferiti a casi di cronaca ed emergenze.

Vox News, il blog spazzatura anti-accoglienza

  • Screenshot della homepage di Vox News.

 

Vox News (www.voxnews.info), segnalato come “sito-spazzatura”, è un caso interessante ed emblematico: il blog, anonimo, gestisce una pagina Facebook arrivata a 40 mila like, il cui taglio populista, xenofobo e anti-islamico è palese da subito, riportando notizie dai vari quotidiani, rilanciandole con titoli altisonanti.
PROFUGHI NEL MIRINO. A Firenze il Movimento di lotta per la casa occupa con delle famiglie miste uno stabile della Asl in via del Ponte di Mezzo? Lo sgombero avviene subito?Vox News il 26 giugno rilancia: «Firenze, Pd acquista palazzina da 4 milioni per ospitare 20 profughi».
L’occupazione è guidata «dai centri sociali camuffati da ‘movimento per i senzacasa (stranieri)’», ma lo sgombero avviene con solerzia perché «l’Asl e il Comune hanno deciso di dare ospitalità in questa lussuosa palazzina costata 4 milioni di euro a una ventina di clandestini appena sbarcati sulle coste della Sicilia».
«QUESTA È CASA NOSTRA». Su Ventimiglia il sito registra titoli pieni di disprezzo verso gli immigrati: ‘Ventimiglia, come i sedicenti profughi hanno ridotto la stazione’: «Questa è casa nostra. E stiamo permettendo a un’orda di clandestini di ridurla in una latrina, con la collaborazione di una setta di fanatici dell’accoglienza».
I “fanatici dell’accoglienza” avrebbero «allestito un internet point con computer: perché il computer è un diritto umano per chi fugge da guerre e persecuzioni» (Internet Point per i profughi di Ventimiglia, 19 giugno 2015).
«PER DIFENDERCI SERVONO MURI». E si parte coi luoghi comuni: gli immigrati portano epidemie (‘Ventimiglia: epidemia sulla scogliera, africani pieni di macchie rosse’, 17 giugno 2015) e ci ‘invadono’, e per difendersi bisogna riesumare i muri: la «civiltà cinese è sopravvissuta grazie alla muraglia. Israele ha azzerato gli attacchi suicidi palestinesi con il muro in Cisgiordania. I muri sono l’unica difesa della civiltà dalla barbarie». (‘Boldrini insiste: «Nessuna invasione, solo 60 mila sbarchi in 5 mesi», 20 giugno 2015).
TRAGEDIE STRUMENTALIZZATE. Il sito strumentalizza ogni tragedia: il giovane capotreno di TreNord viene aggredito da delinquenti armati di machete?
Il personale ferroviario indice scioperi per protestare contro le condizioni non agevoli del lavoro e alcuni di loro, esasperati, sostengono di non voler più chiedere i biglietti?
Vox News parla di ‘Effetto Machete: immigrati viaggiano gratis su treni’ (14 giugno 2015): «Siamo arrivati a questo. I criminali stranieri hanno vinto. Questa è l’Italia di Renzi: gli italiani pagano, gli immigrati hanno tutto gratis».

Imola Oggi, il non-giornale che identifica l’Islam con l’Isis

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  • La homepage del quotidiano ImolaOggi.

 

Imola Oggi si presenta come un quotidiano di centrodestra.
È così? La testata non risulta registrata, e l’ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna conferma che il direttore responsabile, Armando Manocchia, non è né giornalista professionista né pubblicista (come previsto dalla legge), pur presentandosi come «il primo quotidiano telematico imolese dal 1997» (con sezioni di politica interna, estera, europea, cronaca nazionale, regionale, cittadina, economia, cultura, media e rubriche).
«SIAMO DISUBBIDIENTI». Anche nel sito è scritto: «Le pubblicazioni su Imolaoggi.itnon hanno alcun carattere di periodicità».
Compare un link arancione con la dicitura «Siamo disubbidienti. Siamo all’opposizione. Diffondiamo ciò che altri non vogliono si sappia. SOSTIENICI!», per permettere ai lettori di fare donazioni con carta di credito direttamente al direttore (da effettuare con Visa, MasterCard, Carta prepagata PayPal, Discover, American Express e Carta Aura), nonostante i link pubblicitari.
UN PASSATO A DESTRA. Manocchia ha un passato a destra: candidato con “Io amo l’italia – Magdi Cristiano Allam”, è stato capogruppo leghista a Borgo Tossignano (Bo) e si è dimesso nel 2010 dopo una diffida dall’utilizzo del “simbolo della Lega Nord ed altresì, dal parlare e/o agire per conto del Movimento”.
Il taglio è di tipo razzista (alcuni titoli: ‘Viminale, perse le tracce di oltre 50 mila immigrati’, 14 giugno 2014; ‘Alfano: non si possono affondare i barconi perché si inquina il mare’, 18 maggio 2015; ‘Grazie all’accordo Ue ci becchiamo 60 mila clandestini in più’, 14 maggio 2015) e islamofobo, vicino a Oriana Fallaci – o meglio, ad Anders Breivik, lo stragista di Oslo -, identifica l’islam con l’Isis.
MUSULMANI=JIHADISTI. Ogni musulmano è uno jihadista: «Li chiamano fanatici, fondamentalisti, estremisti, integralisti, radicali, talebani, terroristi. Ma nessuno li chiama con il loro nome. Islamici. Musulmani. Islamici, ispirati da una False flag che chiamano ‘religione’ e per di più dicono: di ‘pace, amore e tolleranza’. In nome di questa sedicente ‘religione’, violentano, stuprano, sgozzano, tagliano teste. Uccidono in nome di un ‘dio’. Sgozzano in nome del corano. Tagliano le teste in nome di Maometto». (‘Alfano va cacciato insieme a Renzi. Basta immigrazionismo!’, 5 maggio 2015).

Festeggiata la svolta filo fascista del Carroccio

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  • I relatori del convegno ‘Verso una Lega Nazionale’.

 

L’allineamento alla svolta filo fascista del Carroccio è salutata positivamente: il 20 aprile 2015 viene pubblicizzato un convegno a Roma (il 21 Aprile 2015, il MMDCCLXVIII Natale di Roma) al Salone Margherita in via dei due Macelli, 75 dal tema Verso una “Lega Nazionale”, animato da Ugo Gaudenzi – ex leader dei ‘nazimaoisti’ di Lotta di Popolo e direttore di Rinascita, con Mario Borghezio (Lega Nord), Vittorio Feltri (Il Giornale), Giuseppe Valditara (giurista) e Mario Consoli (direttore della rivista nazista L’Uomo libero), con la conclusione di Matteo Salvini, Aymeric Chauprade, l’ospite d’onore, europarlamentare del Front national vicino al Cremlino (Convegno: Verso una “Lega Nazionale” – Roma, 21 Aprile 2015, 20 aprile 2015).
INTERVISTA AL FILO PUTIN. Inoltre si posta un’intervista al teorico neoeurasiatista Aleksandr Dugin – Intervista al Prof. Alexandr Dugin in esclusiva per Imola Oggi, 25 giugno – vicino a Putin e apostolo dell’Eurasia, un impero da Dublino a Vladivostok, rilasciata ad Alberto Micalizzi.
Chi è costui? Micalizzi, ex ricercatore di finanza aziendale all’università Bocconi (il “Madoff della Bocconi”) ed esperto di sovranità monetaria (autosospesosi nel 2011 e poi sospeso dall’università nel 2013), rinviato a giudizio il maggio del 2015.
L’ACCUSA DI TRUFFA. Il Sole 24 Ore scrive che è stato accusato di associazione per delinquere e truffa per aver promosso «due sodalizi criminosi dediti alla consumazione di un numero indeterminato di delitti di truffa in danno di investitori nazionali ed esteri, sottoscrittori di quote di fondi di investimento, e in danno di istituti di credito e di società finanziarie, attraverso la presentazione di falsa documentazione bancaria (fideiussioni bancarie e/o estratti conti)», truffando per diversi milioni di euro investitori come Ubi Banca e Simgest col primo sodalizio e col secondo, truffando per 100 milioni, anche la Banca Nomura, continua Il Sole, per un totale di quasi 700 milioni di euro.

Il Primato nazionale: retorica fascio-leghista contro l’invasione

 

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  • Un articolo pubblicato sul sito web Il Primato nazionale.

 

La testata Il Primato nazionale (www.ilprimatonazionale.it) – che riprende quella di una rivista culturale pubblicata nel 1940-1943 e diretta dal ministro fascista Giuseppe Bottai, – pur presentandosi come «quotidiano online indipendente» è vicino a CasaPound.
CADENZA QUOTIDIANA. Dichiara di non essere una testata giornalistica «in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 2001», anche se il sito è aggiornato quotidianamente, supportando Sovranità, nata per aggregare i vari gruppi neo fascisti filo leghisti.
Diretto da Adriano Scianca, giornalista e responsabile culturale di Cpi, collaboratore a giornali come Il Secolo d’ItaliaLiberoil FoglioCartha MinutaLetteratura-Tradizione,OrionEurasiaItalicumOccidentale e IntelligoNews.itIl Primato nazionale – che comeImola Oggi chiede sostegno ai lettori attraverso delle donazioni tramite carta di credito – affronta l’immigrazione con la stessa retorica populista: essa non è un «esodo», ma una «invasione».
(‘“Invasione” o “esodo”? Sugli immigrati le parole non sono mai neutre’, 15 giugno 2015).
«NEMICI DELLA STIRPE». Ergo, chi cerca di capire gli immigrati è nemico della “stirpe”!
Il Primato nazionale ha intervistato Franco Freda, editore neo nazista condannato per degli attentati sui treni nel 1969 nell’ambito della ‘strategia della tensione’ e per aver animato negli Anni 90 un sodalizio-movimento razzista, il Fronte nazionale e imputato per la strage di Piazza Fontana, che sostiene di provare «orrore nel vedere questa terra […], invasa e deturpata da sciami di estranei» (‘Silenzio, parla Freda. E dice la sua su immigrazione, Europa e gender’, 28 giugno 2015).
«COLONIALISMO RIVALUTATO». Molti immigrati vengono dall’Africa: perché non rivalutare il colonialismo che li avrebbe civilizzati («prima in Africa si stava divinamente»)?
Quindi, basta battersi il petto per lo schiavismo («la tratta degli schiavi cominciava sempre con la vendita ai mercanti arabi dei giovanotti in eccesso della tribù») pensando che “i negri” «siano tutti ‘profughi’, […] se sei un uomo in salute […] che scappa da un teatro di guerra non sei un profugo: sei un disertore, e come tale uno scarto di umanità»; se invece «provieni da zone relativamente pacifiche, sei semplicemente un clandestino, o come si dice adesso un ‘migrante economico’ e devi essere schedato e poi espulso».
(‘Basta sensi di colpa: l’Africa l’abbiamo aiutata fin troppo’, 27 giugno 2015).

Il Piano Kalergi e i Protocolli 2.0: estrema destra cospirazionista

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  • Manifesto per la presentazione del libro La verità sul Piano Kalergi. Europa, inganno, immigrazione.

 

Ogni evento storico è addebitato «a menti diaboliche organizzate (sette segrete massoniche, circoli finanziari, gruppi di rabbini in odore di miracoli e specialisti della Quabbalà e di altri testi esoterici ecc.) le quali agiscono nell’ombra», scrive Francesco Germinario in ‘Estranei alla democrazia’ (2001).
CONTRO GLI EBREI. Se ieri usava i Protocolli dei Savi di Sion contro gli ebrei, oggi il neo-cospirazionista usa il ‘piano Kalergi’, a cui sono stati dedicati due saggi – uno del 2005 di Gerd Honsik, condannato per razzismo e negazionismo in Austria nel 2010, l’altro, ‘La verità sul Piano Kalergi. Europa, inganno, immigrazione (2015)’, scritto dal giornalista Matteo Simonetti (che non collabora a testate skin, ma ad Area, al Secolo d’Italia,L’IndipendenteLiberalPercorsi di cultura politicaLa Destra e Il Borghese) edito dalle Edizioni Radiospada, casa editrice catto-integralista.
«GENOCIDIO PROGRAMMATO». Il ‘piano’, ideato dal conte Coudenhove-Kalergi, fondatore dell’Unione Paneuropea e dell’Unione Parlamentare Europea, nata per unire economicamente e politicamente l’Europa e autore di Paneuropa (1922), consiste nel ‘progetto’ attuato dalle élite mondialiste per «il genocidio programmato dei popoli europei» tramite l’immigrazione programmata e il melting-pot («L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di personalità») per animare una classe umana “inferiore”, facilmente governabile e senza carattere subordinata alle nuove élite, dove dominano gli ebrei: «[…] il giudaismo è il seno dal quale sorge una nuova aristocrazia intellettuale europea, il nucleo attorno al quale si raggruppa l’aristocrazia dell’intelligenza […]».
SPOPOLA SUI SITI RAZZISTI. Tesi perfette per i siti citati: secondo Vox News «il piano Kalergi è gia visibile nella composizione etnica della capitale degli eurofanatici. La popolazione di religione islamica è al 30% del totale: più di 300 mila persone. […] L’integrazione è un disastro!»; per Imola Oggi «L’immigrazionismo è un crimine contro l’umanità […] una sostituzione etnica dei popoli europei, un meticciamento con allogeni africani. L’immigrazionismo che Noi combattiamo non è che una parte del diabolico Paneuropeismo di Kalergi che sta portando alla Terzomondializzazione l’Ialia [sic] e l’Europa».
Frasi, con quelle di Freda a Il Primato nazionale, che quadrano il cerchio sul razzismo che gira sui social network, dove le bufale da bar si sommano al complottismo e al neonazismo ideologico.

Tensioni cavalcate: eppure i crimini degli stranieri diminuiscono

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  • Il logo dell’Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.

 

Queste “testate online” sono senz’altro legate all’aumento della tensione ai danni degli immigrati cavalcata dai populismi.
Nel 2013 l’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) segnalava 1.142 casi di discriminazione nel Paese, col 34,2% delle segnalazioni proveniente dai mass media, rispetto al 19,6% del 2012.
PIÙ ITALIANI DENUNCIATI. Interessanti anche i dati sull’ordine pubblico: le denunce contro italiani sono passate da 467.345 nel 2004 a 642.992 nel 2012 (+37,6%), mentre quelle contro gli stranieri sono passate da 224.515 a 290.902 (+29,6%) nello stesso periodo.
Questo, anche se nello stesso periodo (2004-2012) i residenti italiani sono diminuiti, mentre gli stranieri, pur quasi raddoppiati (da 2.210.478 a 4.387.721), hanno visto diminuire la loro incidenza sul totale delle denunce.
È quindi falso il fatto che i reati vengono commessi per la maggior parte da stranieri.
PSICOSI FOMENTATA. Ma non è quello che viene presentato – oltre che dai siti aizzatori di odio ideologico – dai titoli dei giornali, che invece fomentano la psicosi del pericolo e alimentano risposte di chiusura.
E visto che molti usano il web per informarsi, i siti analizzati – sprovvisti di alcuna deontologia – non facilitano né l’integrazione né la tolleranza.

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