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L’esempio della Sapienza va raccolto. Il 18 mobilitazione nazionale delle università

Il 18 novembre,  è stata convocata una mobilitazione universitaria nazionale!

Quanto sta accadendo in questi giorni alla Sapienza, con la contestazione allo sdoganamento delle forze reazionarie anche dentro le università, le cariche della polizia avvallate dalla rettricePolimeni e poi con l’occupazione della facoltà di scienze politiche, può rappresentare una punto di svolta per le mobilitazioni nel mondo universitario e più in generale nel quadro politico e sociale del Paese.

Alle problematiche strutturali che si andavano infatti accumulando con la riapertura delle università – tra carenza di aule, infrastrutture e servizi in un modello sempre più polarizzato tra esamifici abbandonati a se stessi (le macerie dell’aula magna dell’università di Cagliari sono ancora lì a ricordarcelo) e pochi poli di “eccellenza” basati su un’iper-competizione che uccide e totalmente subordinati all’interesse privato, anche dell’industria di guerra sia sul piano materiale che ideologico – si è andata a sommare una gestione repressiva del dissenso e dell’agibilità politica che già ci dà la misura di quella che sarà la linea nei prossimi mesi di un governo chiamato a garantire la continuità dell’agenda Draghi e dell’economia di guerra in un contesto di crisi del capitalismo occidentale sempre più lacerante dove la pacificazione sociale andrà salvaguardata ad ogni costo.

Bene hanno fatto quindi gli studenti della Sapienza non solo a resistere senza fare un passo indietro, ma a rilanciare occupando la facoltà di Scienze Politiche, lanciando un’indicazione di lotta a tutto il paese che va raccolta e ampliata. In questo senso segnali sono arrivati da diverse università che, da Bari a Torino passando per Genova, Bologna, Pisa… non si sono limitate alla solidarietà contro la repressione, ma hanno subito risposto con assemblee, presidi e azioni contro quello che è un modello che va oltre lo specifico della Sapienza.

Sarà importante non disperdere e rafforzare le scintille di mobilitazione che si vanno sommando, lavorando alla costruzione, dopo tanto anni, di una prima data di mobilitazione nazionale universitaria il prossimo #18novembre, nel contesto più generale di mobilitazione e opposizione al governo Meloni verso lo #sciopero #generale del #2dicembre.

PER UNA NUOVA UNIVERSITÀ IN UNA NUOVA SOCIETÀ!

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