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Governo Meloni e Leonardo denunciati alla Corte Penale Internazionale per genocidio

Verrebbe da dire: “era ora!” Per mesi il governo italiano ha rappresentato, insieme a quello tedesco tra quelli europei, il più strenuo difensore del terrorismo sionista, sostenendo e armando il genocidio dei palestinesi. A guadagnarne, come mostrato anche dalla relatrice speciale ONU Francesca Albanese, è stata anche Leonardo S.p.A. Ora, finalmente, sta per arrivare la denuncia alla Corte Penale Internazionale (CPI).

Il gruppo Giuristi e Avvocati per la Palestina (GAP), col sostegno di tante firme di varie personalità, ha presentato due azioni legali ai giudici dell’Aja: una è al riguardo della mancanza di protezione della Global Sumud Flotilla, colpita con atti assimilabili alla pirateria, l’altra è per la complicità con i vertici di Tel Aviv in crimini di guerra, contro l’umanità e, ovviamente, genocidio.

Nel testo che si online si legge che “la denuncia si sofferma su alcune delle complicità internazionali, in particolare quelle del governo italiano, che hanno reso presumibilmente possibile la commissione di crimini di guerra e contro l’umanità dell’indagine sui quali questa Corte è da tempo incaricata, come pure l’attuazione del piano genocida sul quale è in corso il giudizio della Corte Internazionale di Giustizia“.

La CPI persegue singole persone, e i nomi scritti sui documenti presentati dai GAP sono quelli della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri Antonio Tajani, di quello della Difesa Guido Crosetto e, infine, quello dell’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani. Ricordiamo che Leonardo è un’azienda che ha come maggior azionista il ministero dell’Economia, e dunque rappresenta, in un certo senso, il ‘braccio armato’ imprenditoriale di Palazzo Chigi.

Bisogna inoltre sottolineare che Cingolani, in un’intervista organizzata con Federico Fubini sul Corriere della Sera per rispondere proprio alle accuse di complicità col genocidio, pubblicata lo scorso 30 settembre, è finito con lo smentire il governo e ammettere che le forniture di armamenti a Israele sono continuate anche dopo il 7 ottobre 2023, nonostante le disposizioni della legge 185/1990 che prevedono la sospensione o la revoca delle licenze con paesi in conflitto o che violino i diritti umani.

Due casi in cui Israele rientra perfettamente, ma la filiera di morte non è stata fermata. E allora era inevitabile che i vertici del governo e di Leonardo venissero deferiti alla CPI. Gli estensori della denuncia hanno raccolto una lunga serie di elementi probatori per supportare la denuncia, che non si fonda solo sui commerci di armi, ma anche sulla funzione indispensabile avuta da Sigonella, ad esempio, come hub per far arrivare a Tel Aviv gli aiuti militari statunitensi.

Ma c’è di più, e di peggio. Sono stati i portuali di Genova, Livorno e Ravenna a identificare l’invio di armi ‘supplementari’ per un valore di circa 638 mila euro: ‘armi non letali’ e pezzi di ricambio tra cui componentistica per gli aerei F-35 israeliani, che sono usati per uccidere inermi civili nella Striscia di Gaza.

Soprattutto, è vergognoso e inaccettabile – al punto che le dimissioni sarebbero il minimo – che i ministri Tajani e Crosetto abbiano tentato in tutti i modi di occultare i vari trasferimenti verso Israele applicando il segreto politico, diplomatico e militare sulle transazioni di armi e componentistica, in barba alla legge. Del resto, l’ha detto Tajani, il diritto “vale fino a un certo punto“.

Se la legge dei tribunali internazionali verrà fatta rispettare “fino a un certo punto“, sappiamo bene che il tribunale della storia sarà meno clemente.

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3 Commenti


  • Massimo binarelli

    finalmente i nostri governanti sono stati denunciati agli organi competenti per concorso nel genocidio in atto a Gaza. E una decisione importante che chiama in causa singoli rappresentanti politici che nascondono la loro responsabilità dietro confuse scelte politiche in aperto contrasto con i dettami della nostra costituzione.
    Speriamo che gli organi internazionali facciano fino in fondo il loro corso rivelando gli interessi economici e politici che alimentano i massacri in tutto il mondo


  • Danilo

    dopo le prese in giro di questo governo solo nei riguardi degli italiani, sostenuto anche da certa stampa allineata al limite del ruffianesimo , lo troverei un giusto epilogo
    Io , orgogliosamente comunista PCI con un nonno deportato in Germania e uno zio che ha seguito lo stesso destino, figlio di un padre partigiano , essendo persona che avverrà la violenza non tollero le affermazioni di certa destra che non riesce a scrollarsi di dosso i modi di essere del proprio passato


  • K

    Penso che sia il tempo di ritrovare un po’ di giustizia, umanità e anche indipendenza per la bella Italia
    portata allo sfascio da varie politiche sbagliate il popolo non vuole le guerre e i politici decidono contro le volontà popolari.. Mi sembra che cambino i burattini ma non i burattinai.

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