Ancora una volta, il miglior amico dei fascisti si è dimostrato Marco Minniti. E con lui tutto il Pd.
In un paese democratico, con una Costituzione antifascista elaborata a partire da lutti inenarrabili (dittatura, guerra, bombardamenti a tappeto delle città) e da una Resistenza tra le più forti d’Europa, una “tentata strage aggravata dalla motivazione razzista” da parte di un fascista armato richiede una risposta decisa.
Una risposta in termini di repressione diretta, certamente, con l’arresto immediato dello stragista e l’avvio del procedimento giudiziario relativo; e fin qui nulla da dire.
Ma soprattutto richiede una risposta di massa, che funzioni come riferimento politico-culturale chiaro e deciso per una popolazione sottoposta a un bombardamento di fatti negativi (l’austerità aggrava la crisi impoverendo una quantità crescente di figure sociali) e dunque scossa nelle sue certezze esistenziali.
Giustamente, dunque, molte forze politiche e sociali – a partire dall’associazione dei partigiani – avevano promosso una manifestazione popolare da tenere sabato 10 a Macerata, nelle strade in cui il fascioleghista Traini aveva cercato la strage.
In un paese democratico questo è il minimo. La normalità piena sarebbe il rendere effettivo il divieto di riorganizzazione del partito fascista previsto dalla Costituzione, sciogliendo tutte le organizzazioni che apertamente si rifanno a simboli, slogan, obiettivi propri del fascismo. Ma sappiamo che l’ipocrisia istituzionale, su questo fronte, fa orecchie da mercante fin dal momento dell’approvazione della stessa Carta Costituzionale.
In queste ore sta però avvenendo qualcosa di molto peggio.
Il cosiddetto “appello a sospendere tutte le manifestazioni” da parte del sindaco Pd di Macerata, Romano Carancini, era già una vergogna chiaramente concordata col governo Minniti-Gentiloni. Non è un mistero che Minniti sia candidato alle elezioni proprio in quel territorio, e che dunque sia altamente sospettabile di star esercitando i poteri di ministro in sostegno di una personalissima campagna elettorale.
A questa vergogna si è aggiunta quella di Anpi, Cgil, Arci e Libera, che hanno incredibilmente ritirato la loro adesione alla manifestazione antifascista, limitandosi – in cambio – a pretendere “che Macerata non diventi un luogo di attiva presenza neofascista”.
Per oggi era infatti stata annunciata una “fiaccolata” da parte di Forza Nuova, che ha peraltro appoggiato apertamente il mancato stragista offrendosi anche di pagarne le spese legali. Vedremo se almeno questo sfregio sarà risparmiato a una città che non lo merita affatto. Ma c’è da dubitarne, visto che ieri pomeriggio in città è stata consentita una “conferenza stampa” ai picchiatori di Casapound, con tanto di “passeggiata” scortata dalla polizia.
Come sempre, il ministro dell’interno uscente, Marco Minniti, ha colto al balzo l’occasione per vietare… la manifestazione antifascista! Una provocazione che si somma a quella dei fascisti, di fatto, anche perché la polizia nelle stesse ore – a Pavia – procedeva a cariche nei confronti degli antifascisti insieme agli squadristi radunati in una piazza della città.
Nessuno può parlare di semplici ”coincidenze”, perché un corpo militare dello Stato non agisce a casaccio, ma in base a precise indicazioni provenienti per via gerarchica. Dal ministro dell’interno, in ultima istanza.
In questa situazione, mantenere l’impegno a manifestare a Macerata è un dovere politico. E quindi invitiamo tutti gli antifascisti a partecipare, evitando ovviamente qualsiasi provocazione inventata per rovesciare sulla parte sana del paese il dispositivo di criminalizzazione.
Condividiamo dunque in pieno la nota stampa rilasciata in queste ore da Viola Carofalo, portavoce nazionale di Potere al Popolo:
“Nelle ultime ore le segreterie di ANPI, ARCI, CGIL e LIBERA hanno sottoscritto una nota in cui si dice che la manifestazione organizzata a Macerata è stata sospesa.
Questa notizia è falsa. Sabato 10 Febbraio alle ore 15:30 partirà dalla stazione di Macerata una manifestazione antirazzista e antifascista, pacifica e di massa in risposta all’attentato terroristico avvenuto lo scorso sabato. Ci sembra assurdo che in questi giorni si sia data la possibilità a organizzazioni fasciste, xenofobe e anticostituzionali come Casapound e ForzaNuova di fare conferenze stampa e presidi a Macerata, quando invece si tenta di impedire una manifestazione a tutti quei comitati, organizzazioni, collettivi, realtà di base, uomini e donne, antifascisti e antifasciste che da sempre difendono la costituzione, la solidarietà, la convivenza civile. Noi riteniamo che ci debba necessariamente essere una risposta forte e unitaria contro la barbarie che avanza, contro le dichiarazioni e le politiche che da Minniti a Salvini stanno soltanto fomentando odio, terrore e guerra tra poveri. Riteniamo che chi in questo momento si appella all’equidistanza e alla moderazione sia complice della deriva fascista e xenofoba che sta investendo l’Italia e l’intera Europa. E’ il momento in cui decidere chiaramente da che parte stare. Lo scorso sabato sei persone sono state sparate a freddo mentre semplicemente camminavano per strada. Per favore, restiamo umani.“
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