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In piazza, per opporsi sul serio

Tutte le “lune di miele” finiscono. Specie quelle dei governi con gli elettori. E non bisogna farsi ingannare dai soliti sondaggi o dalle percentuali alle recenti elezioni amministrative – positive per la maggioranza di governo – perché in realtà, in numeri assoluti, i voti al centrodestra sono rimasti stabili o in leggero calo.

Ad aumentare è stata l’astensione, com’è noto, quindi il distacco e la delusione (o l’incazzatura nuda e cruda) della popolazione verso la “classe politica” tutta, anche se a pagare di più è stata per ora certamente quella che prova a presentarsi come “opposizione” (il Pd di Elly Schlein e i Cinque Stelle) ma che non può scrollarsi di dosso le pesanti responsabilità del recente passato.

Del resto i problemi che preoccupano di più “la gente”, nella sua vita quotidiana – precarietà, carovita, salari da fame, diritti calpestati, guerra alle porte di casa, ecc – sono stati creati anche da queste forze politiche durante i loro anni di governo.

La loro credibilità sociale è insomma ridotta a poca cosa, e non basta un armocromista del linguaggio per rovesciare un giudizio popolare costruito in tre decenni.

La forza del governo appare insomma ingigantita dalla pochezza e dalla “in-credibilità” di coloro che gli si oppongono quasi soltanto in Parlamento.

Lo si è visto anche sabato scorso a Roma, in quel corteo che ha visto una partecipazione piuttosto contenuta (forse 10.000 persone) nonostante fosse organizzata da un partito “ricco” (decine di pullman), con la benevolenza di un altro partito (il Pd) e la grande – e strumentale – attenzione dei media.

Un’attenzione che sicuramente non prestano né presteranno alla manifestazione nazionale del prossimo sabato, organizzata da un numero ogni giorno crescente di forze politiche, sociali, associative, su temi formalmente simili ma con una piattaforma certamente più chiara e netta.

Il perché è semplice: nessuno dei soggetti che sarà in piazza sabato porta la responsabilità di aver avallato le politiche di precarizzazione, austerità e guerra.

Nessuno di questi soggetti ha insomma fatto “discorsi alati” e pratiche di sottobosco o complici.

Al contrario la Cgil, che ha convocato nella stessa data una manifestazione in difesa della sanità pubblica, sta messa esattamente come il Pd e i Cinque Stelle. Per anni, infatti, ha avallato la privatizzazione della sanità portando il welfare aziendale all’interno dei contratti di lavoro. Un modo per accelerare il business sanitario portandovi centinaia di migliaia di nuovi “clienti”.

Insomma, se guardiamo a chi pretende oggi – solo perché è momentaneamente fuori da Palazzo Chigi – di “rappresentare una alternativa” possiamo dire tranquillamente, insieme ai nostri referenti sociali, che “il più pulito c’ha la rogna”. Semplicemente, non gli si può dare retta…

L’alternativa “pulita” invece muove i suoi primi passi a partire dai sindacati di base, dai movimenti territoriali (No Tav, No Muos, No Ponte, ecc), dagli studenti, dall’ambientalismo conflittuale, dalle formazioni politiche che pur con tutti i loro limiti (quantitativi, in primo luogo) sono fuori dal cerchio ben poco magico dei “complici”. E soprattutto intendono restarlo.

La strada da fare è lunga e non facile. Ma chi cerca scorciatoie, come in montagna, spesso finisce nei crepacci.

C’è un popolo da rianimare, riorganizzare, rendere orgoglioso di essere l’unico e vero creatore della ricchezza (alla faccia di chi ripete che “solo le imprese creano lavoro”…).

C’è un popolo che ha bisogno di salari decenti, come minimo da 10 euro l’ora; e di contratti a tempo indeterminato; e di protezione dai licenziamenti arbitrari.

C’è un popolo che è già contrario alla guerra, perché meglio dei cosiddetti “statisti” vede i rischi spaventosi di un’escalation nel supporto a una Ucraina che, nel frattempo, ha seminato oltre 10 milioni di profughi che tra poco sciameranno per tutta Europa.

C’è un popolo che merita e ha urgenza di produrre la propria rappresentanza politica. La manifestazione di sabato 24 giugno segnala anche questa esigenza.

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