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La Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta (Organizzazione Giovanile Comunista) e Opposizione Studentesca d’Alternativa indicono mobilitazioni e partecipano a tutte le iniziative a sostegno alla lotta del popolo francese, impegnato attivamente a contrastare le politiche antipopolari del governo Macron.

L’esempio francese può essere una miccia che fa esplodere finalmente il conflitto in tutto il continente europeo, già interessato da forti mobilitazioni in vari paesi, dall’Inghilterra alla Grecia, dalla Spagna ad alcuni paesi dell’Est. I temi sono simili e convergenti: il NO netto alle politiche di austerità e di guerra dettate dalla Commissione Europea e dalla BCE, che incarnano il progetto imperialista dell’Unione Europea, in stretta e contraddittoria collaborazione con la NATO e l’alleato/antagonista statunitense.

Appare a tutti evidente come lo sforzo bellico in Ucraina contribuisca al peggioramento complessivo delle condizioni di vita delle maggioranze, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime energetiche, delle sanzioni che si ritorcono contro le economie occidentali, delle enormi spese militari che gravano sulle casse dello Stato.

L’attacco al sistema pensionistico francese è solo la punta dell’iceberg di un progetto di austerità economica di lunga lena, che in questi anni ha visto nel paese transalpino una fiera opposizione di massa, in grado di costruire una sua autonoma rappresentanza sindacale, politica ed istituzionale, oggi impegnate su più fronti per impedire alla compagine governativa macroniana di raggiungere i propri scopi.

Nessuno sa quali saranno gli esiti del durissimo conflitto sociale in corso in Francia. Quel che è certo è la mancanza assoluta di capacità/volontà di mediazione da parte di un modello economico e politico/istituzionale in profonda crisi sistemica e di egemonia.

Dalle trincee ucraine alle barricate parigine, forme diverse di guerra ci dicono che di fronte ad una crisi sistemica del capitalismo che incede e che non farà prigionieri, per i settori popolari, le organizzazioni sindacali di classe e i comunisti l’unica soluzione è la costruzione di organizzazione, al fine di pianificare e sostenere un conflitto che sarà sempre più duro, per fermare la barbarie imperialista occidentale e gettare le basi di una alternativa che per noi è il Socialismo del XXI secolo.

A questo fine, essere oggi al fianco dei lavoratori, degli studenti e del popolo francese significa stare dalla parte giusta della Storia. Per questo sollecitiamo i comunisti, gli internazionalisti, gli antimperialisti e tutti i sinceri democratici a scendere in piazza e partecipare alle mobilitazioni indicate dal sindacalismo di classe in tutto il paese.

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2 Commenti


  • Pasquale

    Bisogna fare camminare per tutta Europa la miccia accesa in Francia. Stare al fianco dei Francesi per rifondare una nuova sinistra internazionale. Una nuova stagione di lotte per un mondo migliore.


  • Giuseppe

    Buongiorno
    Vi segnalo che a Palermo stiamo organizzando come Casa del Popolo “Peppino Impastato” una mobilitazione cittadina per giorno 6 aprile p.v. sotto il consolato francese. Abbiamo scelto quella data perchè concomitante con lo sciopero indetto in Francia per quel giorno.

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