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Lampedusa: appello e presidio Welcome

 

Da oltre 24 ore siamo a Lampedusa e facciamo appello a tutti perché ci raggiungano, per iniziare una staffetta che da tutta Italia garantisca una presenza sull’isola e racconti queste ore, stando al fianco delle migliaia di donne e uomini, migranti e lampedusani, che il Governo italiano tiene in ostaggio, vittime, ancora una volta dopo 10 anni, della scelta di utilizzare quella terra per spettacolarizzare la Frontiera Sud dell’Europa.

Centinaia di minori non accompagnati sono abbandonati da ormai una settimana, la situazione sanitaria ed igienica è drammatica, i migranti, divisi per gruppi, sono costretti a lunghe giornate d’attesa per essere identificati, e poi ancora una volta abbandonati sulla banchina, il CIE, in cui siamo entrati, è una discarica: questa emergenza, lo si sente sulla pelle, è creata ad arte.

Attesa, disumanità, detenzione, confinamento, espulsione, sono gli unici linguaggi che abbiamo sentito e visto praticare dalle autorità, quando invece sarebbe sufficiente, per decongestionare la situazione, riconoscere ai migranti che hanno sfidato i confini dell’Europa la libertà di arrivare e di andare, di scegliere dove stare, attraverso lo strumento della protezione temporanea.

Di contro i lampedusani stanno dando una prova eccezionale di dignità e senza di loro tutto sarebbe ancora più tragico. I pescatori, dopo lunghe notti e lunghi giorni di lavoro tornano al molo regalando il pescato ai migranti, altri hanno svuotato le loro case per distribuire coperte, viveri, vestiti, altri ancora organizzano distribuzioni di cibo.

Mentre l’isola soffre, la fabbrica della clandestinità è a pieno regime: trasferimenti fantasma, detenzioni arbitrarie, confinamenti mascherati da accoglienza e poi, già diecimila migranti (quelli già usciti da Lampedusa) dispersi più che accolti, consegnati ad un destino di ricatti, liberi di essere invisibili, costretti ancora alla violenza del confine per raggiungere gli altri stati dell’Europa.

 Facciamo allora appello a tutti voi da qui, dall’isola prigione, per dare vita insieme ad una staffetta per stare al fianco degli abitanti e dei migranti.

Per raccontare ciò che accade e costruire dal basso, da Nord a Sud, da Lampedusa a Ventimiglia, da Mineo a Gradisca, una grande campagna per la protezione dei migranti e la libertà di circolazione europea, contro la detenzione e per l’accoglienza, fin da ora, e in vista della giornata di mobilitazione diffusa del prossimo 2 aprile.

 Per lo svuotamento immediato dell’isola prigione.

Per l’accoglienza e la libertà di circolazione dei migranti in Europa

Perché l’unica soluzione è la protezione.

 Presidio Welcome a Lampedusa

Contatta il presidio: 345 7583902

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