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Piaggio. “Non ci si può infischiare delle decisioni dei lavoratori”

Siamo operai della Piaggio di Pontedera (circa 3000 dipendenti), iscritti alla FIOM. Nell’ultimo anno abbiamo partecipato agli scioperi e alle manifestazioni contro la riforma delle pensioni, l’abolizione dell’Art. 18, la cacciata della FIOM dalle fabbriche FIAT. In fabbrica, il peggioramento negli ultimi 15 anni dei ritmi di lavoro, dell’occupazione, e dell’ambiente di lavoro, viene contrastato puntualmente grazie all’attività dei delegati FIOM.

Consideriamo la FIOM il punto di riferimento per la difesa degli interessi e dei diritti dei lavoratori e riteniamo molto importante e positivo il ruolo che ha assunto negli ultimi tempi anche rispetto ai tanti soggetti sociali su cui gli ultimi governi hanno scaricato le conseguenze della crisi. Per questo ci siamo decisi a scrivere per condividere un’esperienza di vita sindacale, relativamente al Contratto aziendale, che richiede, a nostro avviso, una seria riflessione.

Il rinnovo del Contratto Aziendale, scaduto a fine 2011, poteva essere un’ottima occasione per rivendicare migliori condizioni di lavoro. I delegati FIOM avevano preparato fin da Marzo una serie di proposte, che recepivano indicazioni più volte espresse dai lavoratori, e sollecitavano tutte le strutture sindacali ad aprire una discussione con i lavoratori, la più ampia possibile, sulla Piattaforma da presentare all’Azienda. Come unica risposta, i dirigenti nazionali e territoriali della FIOM si sono fatte vivi solo l’11 luglio, insieme a quelli di FIM e UILM, per fare approvare dalla RSU di fabbrica una Piattaforma rivendicativa scritta insieme a FIM e UILM, non discutibile né modificabile dai lavoratori, dai contenuti ben lontani da quelli discussi in fabbrica e dalle proposte dei delegati FIOM. Su questa Piattaforma, di concerto con FIM e UILM, hanno indetto un Referendum nell’ultima settimana lavorativa prima delle ferie. I lavoratori hanno reagito immediatamente, richiedendo, con oltre 500 firme raccolte in due giorni, una assemblea generale di Stabilimento per discutere e modificare entrambe le proposte di Piattaforma presentate.

Nello stesso tempo, come iscritti FIOM, abbiamo richiesto alla nostra organizzazione, con 125 firme, la convocazione, prima del Referendum, dell’Assemblea degli Iscritti, che per Statuto FIOM decide la linea sindacale in fabbrica. Entrambe le richieste sono state ignorate. Al Referendum, durato ben tre giorni, su oltre 2600 lavoratori, solo un migliaio hanno votato, facendo mancare il quorum, per la prima volta in Piaggio. Ci sembra evidente che i lavoratori hanno prima di tutto respinto metodi che continuano a privarli del diritto di decidere realmente sulle proprie rivendicazioni.

L’Assemblea degli iscritti FIOM, dopo diverse sollecitazioni, è stata convocata solo il primo Ottobre. Nonostante fosse fuori orario di lavoro, hanno partecipato oltre un centinaio di lavoratori. La mozione finale, approvata all’unanimità, vincola la FIOM, sul Contratto Aziendale, a precise e inderogabili verifiche democratiche: discussione e possibilità modifica di tutte le proposte di Piattaforma in una assemblea generale di stabilimento; in presenza di più Piattaforme, loro votazione in contrapposizione in un Referendum.

A seguito dell’approvazione della mozione, il Segretario provinciale di Pisa e la Responsabile nazionale per la Piaggio hanno dichiarato davanti a tutti che non si sentono vincolati dalle decisioni dell’Assemblea. Ora, che FIM e UILM abbiano una loro particolare concezione della democrazia lo sappiamo, ma per la FIOM si tratta di una serie di comportamenti incompatibili con il suo Statuto e con diritti democratici di cui la FIOM, soprattutto negli ultimi anni, ha fatto giustamente una bandiera.

E’ sostenibile che la democrazia consista nel dire SI o NO a proposte preconfezionate? Come può la FIOM anteporre l’accordo con FIM e UILM al rispetto dei diritti e degli interessi dei lavoratori? Come possono dei dirigenti della FIOM infischiarsene della volontà dei loro iscritti e delle delibere dei loro organi, e dichiararlo pubblicamente? Cordiali saluti

Gli operai della Piaggio di Pontedera

seguono firme

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