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Elezioni. Oltre l’orizzonte visibile

Il primo elemento che emerge è sicuramente quello relativo al numero di partecipanti alla “parlamentarie” di gran lunga inferiore a quello delle primarie. Elemento questo che gioca sicuramente a favore di Matteo Renzi.

Il secondo elemento è sicuramente la “bocciatura” dell’agenda Monti di cui Fassina ne è l’emblema e quindi un chiaro segnale a Bersani sui futuri rapporti con la destra centrista Montiana.

Il terzo elemento sono i veleni sulle candidature dopo le parlamentarie che hanno colpito tanto il PD quanto SEL riguardo “presunte inesattezze” sui risultati e corsie preferenziali di alcuni candidati garantiti.

Il quarto elemento riguarda il boom di magistrati che entrano in politica, qualcuno da Rivoluzionario e qualcun altro da garantito ma  comunque tutti sull’onda giustizialista grillina e dell’ormai spodestato Di Pietro, rafforzando così la teoria del centro di destra Berlusconiano che grida al complotto delle toghe rosse.

Il quinto elemento è il silente e quotidiano tentativo di non voler riconoscere e accettare la presenza dei Socialisti nella coalizione concedendogli solo spazi marginali nonostante gli accordi sottoscritti all’interno della coalizione Italia bene comune.

L’ultimo elemento riguarda: l’incognita dell’astensionismo  che si preannuncia molto alto portandoci ai livelli europei e  la percentuale che raccoglieranno i grillini del partito denominato  Movimento 5 Stelle

Dagli elementi raccolti escono alcuni dati sui quali occorre fare un’attenta riflessione.

– Comunque andranno le elezioni il nostro paese non avrà di certo una maggioranza solida.

– Ben presto riesploderanno tutte le contraddizioni congelate nell’ultima fase del governo PD-PDL prima tra tutte l’accorpamento delle province e l’istituzione delle città metropolitane. Da una parte avremo una svendita del patrimonio immobiliare di questi enti che, in una fase recessiva dello stesso mercato immobiliare, sarà ottima fonte di investimento per chi ha capitali. dall’altra parte avremo tutte le competenze che prima erano delle province che ricadranno sui Comuni come scuola, strade e “mercato del lavoro”

– la prossima legislatura sarà anche quella che dovrà eleggere il Capo dello Stato, garantire le elezioni europee, guardare ai risultati regionali in Lazio e Lombardia nonché quelli del comune di Roma.

– quale sarà inoltre il ruolo del nostro paese nei futuri conflitti e avventure militari che si prospettano? E soprattutto la sinistra abbraccerà l’avventurismo militare in nome della bandiera?

Inoltre, dato ancor più drammatico,  le prospettive produttive e occupazionali del nostro paese avranno un indice negativo per tutto il 2013 e il 2014. Avanzare ipotesi per periodi più lunghi con i dati economici reali che abbiamo oggi a disposizione significherebbe allungare ulteriormente i tempi della fase negativa portandola al 2018
In questo contesto è importante che la sinistra tutta sappia andare oltre le elezioni, sappia ricostruire un rapporto reale e diretto con i territori, i posti di lavoro e le scuole, un rapporto aperto al confronto  che abbia la  capacità di rilanciare prospettive attraverso  idee fruibili.
Il circolo culturale Sandro Pertini ha avviato un’intensa fase di discussione e dibattito con realtà del mondo del lavoro, associazioni, partiti  intitolata “Rovesciare la metropoli”  partendo da quello che sarà la futura città metropolitana e dalle enormi contraddizioni e conflitti sociali nonché culturali che caratterizzeranno questo passaggio.

*Circolo culturale “Sandro Pertini”

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