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“Perchè rinuncio a candidarmi”

Qui di seguito la lettera inviataci da Finiguerra, ex giovane sindaco di Cassinetta in Lugagnano (MI).

Leggo della lotta feroce tra IDV e PRC, tra Di Pietro ed Agnoletto, per il posto in prima fila in Lombardia 1.
Osservo basito le candidature catapultate sui territori che scavalcano ovunque i rappresentanti locali a favore dei segretari di partito e loro fedelissimi, tutti ben protetti e blindati in un minino di 3 circorscrizioni sciascuno.
Constato che nomi meritevoli sono stati messi da parte o relegati in posizione di riempilista al solo scopo di portare acqua al mulino delle élite da garantire.
E mi convinco sempre più di aver fatto la scelta giusta rifiutando, nella mattina del 14 gennaio la proposta che mi veniva avanzata da Ingroia, tramite il suo segretario. Proposta di candidatura al 4° o 5° posto nella circoscrizione Lombardia 1, dietro i rappresentanti dei partiti, oppure di capolista al Senato in Lombardia.
Alla richiesta di motivare il mio rifiuto, rispondevo che non condividevo il metodo utilizzato nella definizione delle liste, che la presenza di politici di vecchio corso aveva compromesso il progetto nato da Cambiare si Può e che non ero disponibile a mettere la mia faccia, il mio impegno ventennale sul territorio, nonché la credibilità di cui godo nei movimenti e nelle associazioni che ho contribuito a fondare (Stop al Consumo di Territorio, Forum Salviamo il Paesaggio) o in cui ho operato (Comuni Virtuosi, Rete Comuni Solidali) al servizio di politici e partiti che con le sole loro forze non sarebbero mai in grado di rientrare in Parlamento.

Diventa infatti ormai sempre più palese che i partiti si sono impossessati del movimento nato dal basso, nato dagli appelli della società civile, della rete, dei comitati e degli amministratori locali, e lo hanno sfruttato come un taxi per Montecitorio.
Prova ne è che quasi tutte le candidature espresse dai territori sono state disattese, mentre invece i soliti noti, rinchiusi in una stanza, si sono assegnati i posti sicuri nascondendosi dietro il porcellum.
Porcellum che conferisce la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni ma certo non obbliga nessuno a tale malapratica.

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2 Commenti


  • marica guazzora

    Le candidature dei territori sono state disattese? Ma và, magari queste persone volevano posti in prima fila? Peccato che al lavoro di presentazione delle iiste la società civile proprio non si è vista al lavoro c’erano solo i militanti dei due partiti comunisti, come sempre. Purtroppo si vuole che il lavoro lo facciano i partiti organizzati e la poltrona la prende la società civile……ma è un giochetto che per fortuna non riesce dappertutto! Inoltre i segretari dei partiti fuori dal Parlamento hanno lavorato esattamente come società civile per 5 anni, visto che appunto, non erano
    in Parlamento. Di cosa si vuole incolpare Diliberto e Ferrero? Diliberto si è assegnato un posto al Senato dove difficilmente uscirà (ed io ne sono contrariata) Ferrero aveva tutto il diritto della cosidetta società civile di candidarsi visto che ha condotto tutte le lotte sui territori, come Diliberto. Finiamola e finitela anche di pubblicare queste lagne che davvero ormai, presentate le liste, non servono più a nessuno, anzi ci fanno proprio passare la voglia di fare la campagna elettorale per eleggere persone magari rispettabilissime ma non più degne dei nostri compagni di sicuro!


  • Massimiliano

    Finitela, finiamola, davvero ogni volta che leggo i suoi commenti aumenta la consapevolezza della decisione di astenersi da queste votazioni farsa. Piuttosto che continuare a sostenere vecchi arnesi della politica, che sempre più raramente si vedono nei territori o nelle lotte sociali, continuiamo a far crescere un opposizione dal basso, lontana dalla politica parlamentare, dove tutti i giochi sono ormai decisi dalla BCE e dalla violenza dei dettami del FMI. Invece di garantire una serena vecchiaia a personaggi ambigui , con quale faccia ancora si sostiene un politico come Diliberto, che a più riprese ha dichiarato di sostenere Bersani , e di fatto Monti, in caso di necessità , facciamo crescere consapevolezza e informazione, invece di affidarsi a figurine imposte dall’alto. Ingroia non ha nessun legame con le lotte e gli ideali comunisti, tenetevelo stretto, poi come il cinese sulla riva del fiume, aspetteremo le vostre giravolte al momento di decidere su eventuali votazioni del governo a cui sarete chiamati a rispondere.

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