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Ogni comizio sarà una barricata

Se il PD credeva di stare al sicuro almeno ieri, protetto nella sua vetrina radical chic di Piazza del Popolo e garantito da decine di blindati a salvaguardare le apparenze della “competizione” elettorale, oggi si è dovuto ricredere. Il candidato dei lavoratori, Nessuno, insieme ai movimenti di lotta per la casa, è andato a bussargli a casa, nell’evento cittadino a coronazione del suo segretario e Primo Ministro. Non c’è pace sociale che regga, tantomeno nei momenti in cui il potere si crede al sicuro. Non è bastato rinviare il comizio di due ore, terminarlo in fretta e furia, farsi proteggere da centinaia di poliziotti, obbligare digos e polizia ad impedire qualsiasi contestazione, e alla fine andare avanti come se niente fosse. Oggi siamo andati a dire in faccia al partito dell’europeismo neoliberista che è il nemico principale, quello da cui dipendono le nostre condizioni di vita e lo sviluppo della costruzione europea imperialista.

L’arresto di Paolo Di Vetta e Luca Fagiano non poteva essere lasciato correre come se niente fosse, come se le normali relazioni conflittuali tra movimenti, polizia, magistratura e politica potessero andare avanti seguendo una mediazione da tempo venuta meno. Bisogna solo capire che quel paradigma è cambiato, preparandoci ad affrontare una fase diversa e più cruenta attrezzandoci nel migliore dei modi per farvi fronte. Non il muro contro muro repressivo, perdente in partenza. Ma con la capacità di giocarsi la partita a 360 gradi, riuscendo a raccogliere consenso politico, impedire sul nascere qualsiasi tentativo criminalizzante, costringendo a ragionare politicamente un potere che vuole risolvere una volta per tutte il problema dal punto di vista dell’ordine pubblico e della legalità.

Abbiamo annullato l’iniziativa di dibattito prevista nel pomeriggio, e l’unica alternativa che avevamo era alzare anche noi la posta, rovinare la messa in scena ad uso mediatico, portando l’opposizione al PD fin dentro casa propria. Lo abbiamo fatto, con tutto il resto dell’opposizione sociale e politica romana. Colpevolmente, non avevamo fatto i conti con il nuovo contesto in cui ci troviamo ad operare. Mai avremmo pensato ad un intervento delle guardie preventivo e dentro alla mobilitazione, con centinaia di fermi prima ancora che potesse succedere qualcosa; difficilmente infine avremmo immaginato una tale violenza da parte dei militanti liberisti. Non ci piangiamo addosso, è giusto che sia così. La reazione politica ad una contestazione politica è anche fisica, è sacrosanto che sia anche fisica, e questo lo sanno bene anche quei militanti del PD che erano in piazza ieri. Giocarsi una contraddizione politica attraverso la repressione poliziesca significa però nascondere sotto il tappeto il mare di contraddizioni che si stanno accumulando su quel partito su questa scena politica. Per fare solo un esempio cittadino, si possono anche arrestare tutti coloro che lottano per la casa, ma se la politica cittadina e nazionale continuerà a produrre senza casa, appaltando tutta la politica abitativa ai palazzinari, ci sarà sempre gente disposta a farsi arrestare. Il problema è dunque politico. Ed è per questo che l’uso intensivo della repressione può risolvere nel breve periodo qualche danno d’immagine ma alla lunga prepara la strada alla sconfitta o all’ingestibilità.

Concludiamo dicendo che, nonostante l’annullamento del dibattito al Lucernario Occupato, la serata musicale è andata come meglio non avremmo potuto sperare. Tantissima gente, in un clima di festa e di lotta che ha visto Nessuno vero protagonista della giornata. Ringraziamo di cuore i compagni del Lucernario, fratelli di viaggio nel nostro percorso politico e parte di quel nuovo movimento da cui potranno ripartire le lotte di classe di questo paese, e ringraziamo i dj di Rotas per aver messo i dischi aggratise, come si dice a Roma, appoggiando le lotte senza guadagnarci un euro. Concludiamo, nella nostra consueta operazione trasparenza, ricordando che abbiamo avuto un introito di circa 600 euro. 200 di questi servono per coprire le spese della campagna elettorale del candidato Nessuno; 400 andranno ai nostri avvocati, oggi più che mai impegnati a fare fronte all’ondata repressiva che sta colpendo i movimenti antagonisti.


 

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