Io non ci sarò, alla Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi che chiede al mondo di non fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche. Ho deciso proprio oggi di non esserci, di non professare in piazza il mio dissenso e la mia ostinata volontà a non darla vinta a tutti quelli che credono che “gli ultimi” siano la fonte principale del loro sfruttamento, causa della loro reale impossibilità culturale di liberarsi dal giogo della consuetudine e dalla propria passiva sottomissione. Un male questo, che ha contaminato ormai da tempo buona parte della sinistra di governo o pseudo rivoltosi fiancheggiatori.
Avevo già aderito a fatica a questa mielosa manifestazione pubblica di tipica ipocrisia in salsa laico-religiosa ma quando ho letto che gli organizzatori (ARCI) hanno espressamente chiesto di “NON PORTARE BANDIERE (scritto in maiuscolo) se non quelle della pace” questo mi è sembrato davvero troppo.
Premetto che non sono iscritto a nessun partito e l’unica tessera che ho in tasca e non so ancora per quanto, è quella della CGIL ma impedire che dei partiti, chiunque essi siano, possano ribadire la loro presenza è assai grave. Pericoloso per la nostra già fragilissima democrazia costituzionale.
E’ vergognoso che organizzazioni che hanno anche il coraggio di definirsi difensori della Costituzione, contribuiscano a delegittimare la forma partito, ricordo unica reale rappresentate parlamentare riconosciuta dalla nostra costituzione. E se questo avviene per mano di chi di fatto è tangibile rappresentante e conservatore di consenso elettorale, la pericolosità è ancora maggiore perché mira a distruggere o al massimo sovvertire, controllare o impedire ogni possibile forma di dissenso. Rimarcare un ruolo unificatore e unilaterale rappresentante di un dissenso che “se diverso” è pericoloso o sovversivo.
Non verrò perché sono stanco di veder meschini rappresentati del PD e organizzazioni movimentiste nascondersi dietro le bandiere della Pace per trovare e mantenere un luogo di rappresentanza e per lo più sventolarla quando gli fa comodo. Sono stanco di veder piangere lacrime gelate per un bambino siriano che è morto solo perché qualcuno lo ha filmato.
Sono stufo di vedere riluttanti pacifisti, sindacalisti, ex comunisti o seguaci socialisti, marciare dietro striscioni del “terzo stato” per offrire spazi romantici di passato al proprio ego afflitto da una profonda sconfitta che non hanno neanche il coraggio di analizzare ne ammettere.
Sono nauseato di vedere e sentire canzoni di libertà e inni contro dittatori decisi dalla Nato o da Israele, con la stessa noncuranza ed ignoranza con cui cercano di farmi credere che l’oppressione dei popoli arabi o africani sia causata dalla loro incapacità di “adeguarsi” alle nostre necessità che sono sempre più di mercato e non di vita.
Mi sono stomacato a forza di sfilare a fianco di chi vole farmi credere che con una marcia a piedi scalzi, come in una sorta di calvario, possiamo cristianamente lavarci la coscienza, per la nostra totale sudditanza alla violenza del mercato, della produttività, della selezione “tra e degli” esseri umani. Negando e non urlando apertamente che questa è una ormai dilagante controffensiva fascista e padronale che ha come unico obiettivo, distruggere e soggiogare diritti e democrazia.
Io so chi siete e almeno abbiate l’ardimento di mostrarmi le vostre bandiere sorrette da quelle facce di “gente non comune”. Non cittadini qualunque ma consapevoli complici di chi tutto questo ha causato. Voglio vedere la vostra volontà e il vostro coraggio sventolare sopra le nostre teste. Vi voglio riconoscere e essere libero di potervi dire, anche se questo ormai non è più possibile, tutto quello che penso della vostra meschinità.
* mediattivista di Alkemia e nella solidarità con il popolo palestinese, Modena
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Stefano Stronati
Sbrigati a buttare al secchio la tessera della CGIL. Un solo dettaglio: nessuno sa esattamente quante e quali siano le proprietà immobiliari, sia della CGIL sia della CISL. I partiti ideologici sono scomparsi da tempo, così come i sindacati sinceramente votati alla causa dei lavoratori: hai buttato al secchio il PD, sbrigati a fare la stessa cosa con il suo emissario sindacale.