Il Pd vira verso il Mattarellum come in un salto all'indietro. È l'unico sistema che può limitare i danni elettorali ma avrà bisogno di alleanze.
Vi ricordate la retorica renziana sul cosiddetto Partito della Nazione? Entrò in voga quando Renzi vinse le Europee con percentuali bulgare. Renzi parlava del Pd come la casa di tutti gli italiani, dove poteva stare più o meno chiunque (tanto decideva lui). C’era l’immagine di un partito finalmente vincente dopo decenni di sconfitte della sinistra, c’era l’idea che Renzi fosse invincibile e che la sua narrazione sarebbe stata convincente in eterno. Ma soprattutto c’era l’idea che il Pd, dopo i tempi del centrosinistra, non avesse più bisogno di stampelle per governare. Poteva farcela da solo, grazie a Renzi e alla sua idea del Partito-Tutto.
Poi però le cose sono iniziate ad andare male ed è arrivata la cocente sconfitta nel referendum. Ed ecco quindi la virata repentina del segretario. I più attenti avranno notato che nella prima Direzione Pd dopo il referendum, Renzi ha volutamente citato Pisapia, palesemente a tracciare una nuova linea di alleanze necessarie per vincere. Citazione a Pisapia ripetuta poi nell’Assemblea nazionale di oggi (18 dicembre ndr). E nella stessa assemblea è arrivata anche la linea sulla nuova legge elettorale. Nuova si fa per dire, dato che si tratta del vecchio Mattarellum.
Mattarellum e Pisapia stanno insieme come ragionamento politico. Perché? Ovvio, perché per vincere nei collegi uninominali previsti dal Mattarellum, ossia per far passare il proprio candidato, è necessaria la più ampia convergenza e coalizione. Quindi risiamo di nuovo al vecchio centrosinistra. Uno schema anni 90, così come dei primi anni novanta è il Mattarellum.
Praticamente, come in un giro dove si ripassa dal via, pare che Renzi stia portando il Pd su schemi vecchi di 20 anni. Alla faccia del rottamatore e del partito giovane (che però i giovani puniscono nelle urne). Una pena del contrappasso per chi parlava di un partito che non deve aver bisogno di aiuti da parte di altre forze politiche, e invece adesso si ritrova in cerca di alleanze.
E sempre a proposito di Mattarellum, è bene ricordare perché a metà anni duemila fu rimosso come sistema elettorale. Basta visitare molto semplicemente la pagina Wikipedia della Legge Mattarella (https://it.m.wikipedia.org/wi ki/Legge_Mattarella) per ricordarsi di tutte le storture, a partire dal vile trucco delle liste civetta, di questo sistema (detto il Minotauro) che avrebbe l’ambizione di trasformare in bipolare un paese che attualmente è come minimo tripolare.
Insomma, Renzi pare stia cercando una nuova giovinezza politica passando dal “combinato disposto” Italicum + abolizione del Senato al combinato disposto Mattarellum + alleanze in coalizione. Senza prendere atto dei suoi errori.
da http://www.senzasoste.it
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