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Fascisti, per voi nessun rispetto

Per voi, ridicoli fascisti che vi rasate la testa per far credere che contenga un cervello, per voi vigliacchi capaci di assumere pose marziali quando siete sicuri che le donne e gli anziani che minacciate non abbiano la forza di prendervi a calci, per voi avanzo della feccia che riemerge dalle fogne della storia, per voi Fronte Veneto, o come cavolo vi chiamate, e per tutti quelli come voi, non c’è rispetto.

Avete rivolto questa frase – per voi non c’è rispetto – ad un gruppo di indifese persone di Como, impegnate ad aiutare altre persone ancora più indifese. Ma quelle parole sono solo per voi.

Pensate che la crisi economica, le ingiustizie sociali figlie di un potere marcio e ipocrita, che vi coccola appena può perché pensa di usarvi come utili idioti, pensate che il sostegno che riceve il vostro fascismo da un sistema che opprime e sfrutta sempre di più, pensate che tutto questo legittimi le vostre infami imprese.

Ebbene vi sbagliate. Agendo così fate riemergere il vostro vero volto bestiale. Se non fingete più, vi rivelate per quello che siete, per quello che siete sempre stati: servi in cerca di padrone, servi che si mostrano forti solo con chi credono più debole di loro.

Con queste azioni vi togliete la maschera di rispettabilità che avevate indossato, gettate nel ridicolo che merita il vostro buffonesco blaterare contro finanza e capitalismo, ma chi ci ha mai creduto, e tornate ad indossare le camice nere dello squadrismo di sempre. Quelle portate da chi picchiava e assassinava gli scioperanti, bruciava le camere del lavoro, riveriva i ricchi e opprimeva i poveri.

E adesso non rimettetevi a fare i piagnoni reclamando il libero confronto democratico. Lo avete detto voi che non c’è rispetto e vi prendiamo in parola. Nessun confronto, nessuna discussione con voi. Per voi non c’è e non ci sarà alcun rispetto, fino a che non scomparirete come il 25 aprile del 1945.

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5 Commenti


  • Manuela De Angelis

    Ma lì non c’è qualche compagno che possa prenderli a calci nel c…….e rispedirli nelle fogne da cui sono emersi? Cmq grazie per queste parole, averle lette mi ha almeno un po’ risollevato l’animo…


  • Francisco

    Provate a farlo con un volantino “rosso” questo giochetto, il minimo è accusa di terrorismo, la galera e buttano pure la chiave.
    L’ingresso, la divisa, il tono e il posizionamento a circondare gli astanti va ben oltre il contenuto del messaggio… tempi bui caro Cremaschi, tempi davvero bui, soprattutto causa la leggerezza con cui TUTTI coloro che hanno voce in capitolo in questo paese minimizzano l’accaduto.
    Ho la vaga impressione che non ci sia più nulla da fare, questa è la manovalanza di questo sistema che pare non abbia nessuna intenzione di farne a meno.


  • Manlio Padovan

    ITALIANI BRAVA GENTE.
    Il film CASABLANCA (USA 1942, di Michael Curtis, tre Oscar, con Humphrey Bogart, Ingrid Bergaman, Paul Henreid, Claud Rains, Peter Lorre, e altri) si svolge in a Casablanca durante la seconda guerra mondiale. Il film uscì in Italia nel 1945 e il finale fu modificato da qualche zelante funzionario in alcuni dialoghi. Nell’originale Rick (interpretato da Humphrey Bogard) non ha “venduto le armi ai cinesi”, ma “agli etiopi contro l’aggressione dei fascisti italiani” – e la battuta di Lazlo “avete combattuto contro i fascisti in Spagna” è stata sfumata in “avete combattuto per la democrazia in Spagna – mentre è stato completamente tagliato il personaggio del capitano Tonelli, interpretato da Charles La Torre, che accoglie l’ufficiale tedesco Strasser all’aeroporto e saluta “alla romana” il capitano Renaut.
    Siamo d’un paese che non sa fare i conti con la Storia. Ecco perché abbiamo sempre i fascisti al governo.
    D’altronde un paese che mette all’indice un film come “Il leone del deserto” perché dice la verità sui nostri comandi, tanto che Graziani fu un delinquente acclarato con un processo, che lascia intestate vie e piazze all’altro acclarato delinquente che fu Cadorna, cosa può meritare se non una politica meschina, la sudditanza ad uno Stato straniero, la servitù all’impero, lo sfaldamento?


  • Manlio Padovan

    Come mai? Troppo compromettente? Era la pura verità, basata su fatti.


  • Manlio Padovan

    ITALIANI BRAVA GENTE.
    Il film CASABLANCA (USA 1942, di Michael Curtis, tre Oscar, con Humphrey Bogart, Ingrid Bergaman, Paul Henreid, Claud Rains, Peter Lorre, e altri) si svolge in a Casablanca durante la seconda guerra mondiale. Il film uscì in Italia nel 1945 e il finale fu modificato da qualche zelante funzionario in alcuni dialoghi. Nell’originale Rick (interpretato da Humphrey Bogard) non ha “venduto le armi ai cinesi”, ma “agli etiopi contro l’aggressione dei fascisti italiani” – e la battuta di Lazlo “avete combattuto contro i fascisti in Spagna” è stata sfumata in “avete combattuto per la democrazia in Spagna – mentre è stato completamente tagliato il personaggio del capitano Tonelli, interpretato da Charles La Torre, che accoglie l’ufficiale tedesco Strasser all’aeroporto e saluta “alla romana” il capitano Renaut.
    Siamo d’un paese che non sa fare i conti con la Storia. Ecco perché abbiamo ancora i fascisti nelle istituzioni.
    D’altronde un paese che mette all’indice un film come “Il leone del deserto” perché dice la verità sui nostri comandi, tanto che Graziani fu un delinquente acclarato con un processo, che lascia intestate vie e piazze all’altro acclarato delinquente che fu il generale Cadorna, cosa può meritare se non una politica meschina, la sudditanza ad uno Stato straniero teocratico, la servitù all’impero?

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