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Il “quarantennale” piccolo piccolo del comune di Firenze

Scusate se ritorno sulla questione ma c’è un episodio che vale la pena di ricordare perché da solo è in grado di svelare tutta la malafede e la bassezza morale e politica di chi ora vuole lo sgombero del CPA-Firenze sud prendendo a prestesto alcune parole di Barbara Balzerani il cui senso è stato capziosamente stravolto e piegato dalla logica aberrante dei “vincitori”.

Il 19 maggio 2015 Barbara Balzerani presentó il suo libro “Lascia che il mare entri” presso la Biblioteca dell’Isolotto con il patrocinio del Comune di Firenze e delle Biblioteche Comunali Fiorentine.

Ora, dato che il Consiglio Comunale Fiorentino che ha votato lo sgombero del CPA Fi-sud é in carica dal 2014 viene subito da chiederci: come mai il “rigore” gli è venuto fuori solo ora nei confronti del CPA che ha ospitato la scrittrice in occasione dell’uscita di un suo libro e non quando quando fu la Biblioteca dell’Isolotto appena tre anni fa a fare la medesima cosa? Problemi di critica letteraria? Riserve sul nuovo romanzo di Barbara?

Non sopravvalutiamoli. No, ciò che ha fatto la differenza, questa volta, è una frase estrapolata dal discorso in cui era inserita, presa a pretesto e sovraccaricata ad arte di significato, onde poter ciurlare nel manico della solita retorica vittimaria. Come li possiamo chiamare? Ipocriti? Farisei? Impostori? Sepolcri imbiancati? Fate voi. Mi sembra quanto mai chiaro da che parte si stia usando strumentalmente la vicenda Moro in occasione del “quarantennale”.

Ecco, sono gli stessi che straparlano di “rispetto delle vittime” per poi passarci sopra per qualche contingente calcoletto di bottega e che non si fanno minimamente scrupoli mentre trasformano l’ennesima occasione di fare una riflessione seria su un pezzo di storia recente del nostro paese nella solita orgia di opportunismi, demagogia e furberie. I politici della prima Repubblica, in confronto a questa massa informe di dilettanti allo sbaraglio ci appaiono, ancora una volta, come giganti della storia.

Intanto leggetevi l’ultimo libro di Barbara e, se non l’avete fatto ancora, anche i precedenti: sono un ottimo depurativo. Passerà anche questa megabufala del “quarantennale” e passerà anche Nardella.

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