“Signor ministro Matteo #Salvini adesso non nasconda la mano dopo le sue dichiarazioni da piromane. Altro che finita “la pacchia”, noi siamo, come lo è stato Soumaila Sacko prima di essere ucciso lo stesso giorno delle sue dichiarazioni incendiarie, quelli che vengono sfruttati e schiavizzati nella raccolta degli agrumi e dei pomodori che arrivano sul tavolo di milioni di italiani ed italiane.
Altro che finita la pacchia, siamo quelle e quelli sfruttate e sfruttati nel lavorodomestico, nella logistica nonché nella filiera della grande distribuzione organizzata (GDO).
La pacchia finirà, perché siamo in marcia per contrastare, attraverso la lotta sindacale e sociale, materialmente e culturalmente leggi schiaviste come la Bossi-Fini e la Minniti-Orlando.
Queste norme, che non cambieranno perché funzionali ed utili al “contratto” da Lei ideato e sottoscritto insieme a Luigi Di Maio del Movimento 5 stelle, sono la fabbrica dell’illegalità e della legittimazione di ogni forma di sfruttamento sociale e lavorativo.
Domani è sciopero e siamo all’inizio perché la pacchia è davvero finita, ovviamente per Lei”.
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