Nell’articolo di Paolo Lepri sul Corriere della Sera di ieri su Corbyn e Israele, Lepri definisce “terroristi” i palestinesi che uccisero gli atleti israeliani a Monaco nel 1972. Non intendo discutere in questa sede la correttezza o meno della definizione e mi limito a una domanda: come definisce Lepri i cecchini israeliani che dal 30 marzo continuano ad uccidere a sangue freddo donne, vecchi, bambini, invalidi, medici, paramedici e suoi colleghi giornalisti? Se non li definisce terroristi potrebbe spiegarne le ragioni? E a proposito di omaggi, sa Lepri che una moltitudine di ebrei va a Hebron a rendere omaggio a Baruch Goldstein che nel 1994 uccise 29 palestinesi in preghiera e ne ferì 125? la sua lapide è meta di pellegrinaggi e l’epitaffio definisce Goldstein ” martire con le mani pulite e il cuore puro”.
Credo che l’indifferenza della comunità internazionale verso i diritti dei palestinesi ed in particolare ora verso la mattanza di Gaza sia un punto di non ritorno della umanità tutta.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Daniele
Propongo un nuovo Processo di Norimberga per tutti i giornalisti italiani.
Gabriella Grasso
Alla commemorazione dei martiri di piazzale Loreto a Milano, il 10 agosto, Cenati, parlando di antifascismo, diceva:
“C’è quacosa che non funziona!”
Ecco che cosa non funziona, caro Cenati. La confusione mentale di chi non riesce a distinguere un regime fascista solo perchè si nasconde dietro la parola “antisemitismo”. Da qui una reazione la catena che sconvolge ogni ordinamento morale