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La vergogna della Repubblica

Sono amico da tanto tempo di Emilio Scalzo, per tutti e per me solo Emilio. Quando ci siamo conosciuti per la prima volta, in una delle tante manifestazioni con cui da decenni il popolo della Valle Susa lotta per la sua terra e la democrazia, ho avuto una prima impressione che poi ho visto solo confermarsi e rafforzarsi.

Emilio è un uomo buono, generoso e altruista, persino ingenuo, con quella semplice ingenuità dei giusti. Per lui scegliere di stare contro il TAV è stato prima di tutto un atto dell’anima e tutta la sua militanza è sempre stata ispirata da sentimenti semplici e profondi.

Ora Emilio è agli arresti, come Nicoletta Dosio, come Luca Abbà, come Giorgio Rossetto, come tante altre persone di grande valore morale e civile, colpite dalla ferocia della repressione contro il popolo della Valle. Una repressione che è la vergogna della Repubblica, perché sistematicamente colpisce chi dovrebbe essere premiato in nome dei valori e dei principi della Costituzione.

Sì, in Valle Susa le istituzioni della Repubblica sono come le propaggini di un potere perverso e nemico che colpisce i buoni ed esalta i peggiori. Del resto questo è la Grande Opera che quel potere difende: un gigantesco imbroglio dannoso per l’ambiente come per i soldi pubblici, un affare utile solo a chi trae profitti dalla devastazione e a chi da essa trae vantaggio politico.

Il TAV è un’opera intrinsecamente disonesta e per questo la repressione non può che essere coerente con questa disonestà di fondo. È per questo che un uomo rigoroso e onesto come Emilio viene arrestato, pochi giorni dopo che la Corte UE ha dichiarato sbagliata l’opera ed il Sindaco di Lione ha affermato che non si farà mai.

Il potere pericolante del partito degli affari, guidato da Lega e PD, ha voluto subito una sua riaffermazione, anche perché la lotta in Valle è ripresa con grande partecipazione e forza. Ecco allora la vendetta contro Emilio, tanto stupida e feroce quanto destinata a fallire in ognuno dei suoi distorti scopi.

Un abbraccio a Emilio a Nicoletta a Luca a Giorgio a tutto il meraviglioso popolo NO TAV.

Non passeranno.

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