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Zangrillo, faccia di bronzo

Il 31 maggio Alberto Zangrillo,direttore della terapia intensiva del privatissimo e lussuosissimo San Raffaele di Milano, affermava che il coranavirus clinicamente non esisteva più. Successivamente è giunto a sostenere che il Covid fosse clinicamente morto.

Ora Zangrillo sta cercando in tutti i modi di guarire da quel virus inesistente e morto il suo più danaroso paziente, Silvio Berlusconi.

In questi mesi Zangrillo è diventato una bandiera per tutti coloro che sostenevano come la malattia fosse un complotto del potere – a sua volta asservito ai cinesi – e alcuni di essi domani a Roma scenderanno in piazza coi nazifascisti di Forza Nuova.

Ora l’ineffabile primario, osannato dai terrapiattisti della pandemia e dagli avanguardisti della mascherina, messo un poco alle strette dalla realtà, afferma che sì, forse le sue affermazioni passate, le ultime un mese fa, erano un poco stonate.

Stonate? Ma Zangrillo crede di essere Bocelli, che almeno ha chiesto scusa per le sue analoghe bischerate? Si può essere celebrità e colossali facce di bronzo, Alberto Zangrillo lo conferma.

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2 Commenti


  • salvatore ore

    Caro Cremaschi, quando parli di lavoro, diritti sociali, politica (con la P maiuscola) ti sono grato e sono d’accordo generalmente con Te, ma lascia stare le polemiche da social sui personaggi , tutti, da fotoromanzo, che alimentano la querelle corona virus, perché rischi di cadere su un terreno talmente scivoloso che mentre ti lanci a spada tratta contro confindustria , rischi di cdere rovinosamente e sbattere il culo per terra nel territorio governativo, fatto di anatemi, semplificazioni spudorate, abuso di potere, uso strumentalmente ideologico di asserzioni idiote come l’affibbiare ai “nemici” epiteti gratuiti e standardizzati per screditare un lecito dissenso ….. terrapiattisti, negazionisti , complottisti, etc etc, sono vocaboli a vanvera che usati da Te sminuiscono la tua intelligenza politica e sociale


    • Redazione Contropiano

      Bisogna saper uscire dal pensiero bipolare (o stai col governo o stai contro) a prescindere dal tema in discussione. Sull’epidemia in corso ci sono almeno tre (3) possibilità: a) subire in silenzio le indicazioni che vengono dall’alto e non fare più nulla; b) riconoscere che la pandemia c’è, che misure di protezione individuale e collettiva sono indispensabili, e muoversi lo stesso sul terreno del conflitto sociale e politico; c) negare che ci sia una pandemia (mondiale, non solo italica), sostenendo che siamo tutti presi per il culo e dunque che non ci sia bisogno di altro che “agire in libertà” irresponsabile, come detto da quei quattro scafessi in piazza a Roma ieri.

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