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Vergogna su Milena Gabanelli, che se la prende con i medici di base

Carlo Barbieri è un medico di base a Brescia, che dopo 10 ore di lavoro in ambulatorio e visite a casa dei pazienti – senza tenere conto di chi può infettarlo di Covid e no – si è dovuto sorbire sul tg LA7 Miliana Gabanelli, che metteva sotto accusa i medici di base, definiti ultima ruota del carro e però anche ruota traballante e poco propensa a rispettare il giuramento di Ippocrate.

Condivido totalmente la sua onesta, ferma e indignata risposta.

Milena Gabanelli è una giornalista che usa qualche numero vero che però serve a giustificare conclusioni politiche precostituite. Guarda caso tutte dello stesso segno.

Nel servizio di questa sera non una sola parola contro la privatizzazione della sanità, contro i tagli al servizio pubblico (37 miliardi negli ultimi 10 anni), contro gli effetti criminali e le responsabilità politiche di anni di politiche di austerità.

No. Per Milena Gabanelli i medici di base sono un po’ lazzaroni, se il sistema italiano è al disastro di fronte al Covid è colpa anche loro; è colpa di tutti, cioè di nessuno.

Guarda caso questo servizio esce proprio quando i medici stanno dicendo a tutta Italia che bisogna fare un altro lockdown. E il potere economico e politico fa finta di non sentirli. E i negazionisti vari li ricoprono di insulti, perché oggi non sono più “eroi”.

I medici e gli infermieri hanno tutto il diritto di ribellarsi a questa ingrata vergogna del nostro paese, rappresentata anche dal servizio di Milena Gabanelli.

Solidarietà a Carlo Barbieri e a tutti i medici in prima linea per la nostra vita.

*****

Ringrazio di cuore Milena Gabanelli perché stasera, di ritorno da 10 ore consecutive di ambulatorio in cui saltando il pranzo ho: programmato tamponi, attribuito quarantene, spedito certificati Inps, ricostruito contatti con covid+ (compito non mio, ma d’altra parte il sistema è completamente collassato), mandato ricette, visitato anche e non soltanto pazienti con sintomi covid, richiesto accertamenti che chissà quando verranno fatti (perché il sistema è completamente collassato), pianificato vaccinazioni antinfluenzali pur senza la certezza che materialmente i vaccini mi vengano forniti (sì, perché purtroppo il sistema è completamente collassato).

Stasera, dicevo, nel suo DataRoom, Gabanelli mi ha ricordato di quanto, come medico di base e ultima ruota del carro sanitario di questo paese, io sia, in fondo, niente più che un eterno lavativo palancaio calpestatore di giuramenti di Ippocrate, e di quanto questa crisi sanitaria sia anche da attribuire alla mia inettitudine di pigro burocrate.

Mi rincuora il saper rispettata la nobilissima e millenaria tradizione dello scaricare liquame sull’ultimo degli ultimi anelli di una catena e mai sulla mano che quella catena regge e dirige.

Attendo con trepidante impazienza la puntata in cui Gabanelli si occuperà di stigmatizzare le mastodontiche responsabilità giornalistiche nella vergognosa gestione delle informazioni e nel condizionamento dell’opinione pubblica durante tutta la pandemia.

Buonanotte

Carlo Barbieri MMG

#Gabanelli #tgla7 #DataRoom

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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9 Commenti


  • Giustina

    Se tutti i medici di base agissero, anche se in minima parte come Barbieri, la Gabbanelli non avrebbe fatto questo servizio


    • Redazione Contropiano

      Temiamo che invece lo avrebbe fatto lo stesso… Lavora per il “settore privato” ora, non più per quello pubblico…


  • antonio

    ahimè!! Siamo nella serie maledetta e malefica (che legittimerebbe il pensare borghese, qualunquista e piccolo borghese per non dire oltre) cioè: ..tutti hanno un prezzo per essere acquistati e resi servizievoli! ..c’è solo da sapere…quanto? PS: non solo più danaro o migliori affari economici; bensì: …potere e prestigio personale! eheheh


  • Andrea Bo

    Stiamo parlando di una persona che, anche quando lavorava nel servizio pubblico, faceva giornalismo a orologeria, tagliava e cuciva inchieste fatte da altri per piegarle ai propri obbiettivi, a volte censurando proprio. Cose che si potevano vedere, intendiamoci, solo se ti capitava la possibilità di dare un’occhiata dietro le quinte.
    Adesso, più che mai, va di moda il giornalismo da bar, ma sempre di giornalismo in vendita si tratta, se non a volte di ricatto proprio, come quello del Capitan Findus dei suoi anni “migliori”.


  • Ornella

    Credo anch’io che la Gabanelli non avrebbe fatto questo servizio se tutti i medici di base si fossero comportati come Barbieri


    • Redazione Contropiano

      Purtroppo, lo avrebbe fatto lo stesso, crediamo…


  • nico

    temo che quello che la Gabanelli ha detto di male su i medici di base sia condiviso da molti. un po come accadde alla propaganda foriera delle privatizzazioni-liberalizzazioni.
    personalizzare e ricondurre tutto a comportamenti dei singoli individui, ora i medici di base, e distrarre l’attenzione sal sistema è necessario a salvare il sistema e a generare la caccia alle streghe. la guerra tra poveri.
    è necessario che si evidenziono le responsabilità del sistema e qui sarebbe utile sapere quanto l’ordine dei medici di base ha fatto per scongiurare e correggere un sistema che mette al centro il profitto e non la salute.


  • Massimo Di Bartolomeo

    Non mi meraviglia la metamorfosi della Gabanelli. Cosa non si fa per la carriera, per emergere, per contare. Questa miserabile sessantottina pentita è in odore di Bildberg, punta a diventare elemento di prim’ordine nel nauseabondo mainstream giornalistico e televisivo di cui fanno già parte la Guber la Palombelli, Floris, Formigli , la Panella la Merlino la Berlinguer etc etc.


    • Redazione Contropiano

      La abanelli è troppo giovane per entrarci qualcosa con il’68 – aveva appena 14 anni, allora… Diamo le responsabilità ai singoli, quando sono “professionisti”, e lasciamo al giudizio storico le generazioni di movimento. Che, nel caso specifico, ha avuto molti meriti e qualche vizio ideologico…
      E’ ormai uno dei “mostri sacri” dell’informazione di regime, la carriera ce l’ha alle spalle, comunque… Ma a fine corsa si è in genere peggiori. Perché si sa di esserlo…

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