Come in Bolivia, come in Venezuela come in tutto il mondo dove gli USA hanno esportato la “democrazia” con golpe e guerre, i fascisti razzisti di Trump assaltano il Congresso dopo aver perso le elezioni. Ora la bandiera dei confederati schiavisti è entrata a Capitol Hill.
Gli USA raccolgono il male che hanno seminato nel mondo. Trump, che ha sostanzialmente organizzato un assalto tipo Majdan, deve finire in galera, altrimenti gli Stati Uniti saranno dominati dallo squadrismo delle bande di Ku Klux Klan Proud Boys e QaNon e nazifascisti vari.
Del resto verso queste bande di malfattori istituzioni e apparati hanno sempre avuto un occhio di riguardo. Contro Black Lives Matter è stata schierata la Guardia Nazionale mentre i trumpisti armati di fronte al Congresso si sono trovati di fronte una fila di vigili urbani. Pochi giorni fa il poliziotto che ha sparato sette colpi alla schiena contro un afroamericano disarmato è stato assolto dalle accuse.
Gli USA sono un violento sistema di potere razzista e di classe, coperto da una veste liberale che si sta squarciando.
Ora quel paese è ad un bivio, o il mondo di Trump sarà spazzato via con una rottura della portata di quella della guerra civile, oppure gli USA precipiteranno in un baratro senza fine pericoloso per tutto il mondo, perché i capi degli Stati Uniti hanno sempre in mano la valigetta nucleare che può distruggere l’umanità. Se Trump non pagherà per il suo pronunciamento, che ricorda quello del colonnello Tejero in Spagna, gli Stati Uniti non saranno più una democrazia neppure sul piano formale.
È chiaro che gli USA rappresentano un sistema e un modello politico e sociale fallito e l’unica cosa che fa sorridere nel dramma è lo sconforto senza parole della classi politiche e dirigenti europee, che avevano fatto del capitalismo e della democrazia americana una bandiera.
La realtà brutale è che la storia, dopo trent’anni di apparente pausa, si è rimessa in moto con una delle sue accelerazioni secolari; e il sistema che ha dominato il mondo dichiarandosi senza alternative ora precipita nella catastrofe della propria arroganza.
L’alternativa di sistema al capitalismo liberale americano è oggi una necessità urgente dell’umanità.
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Fulvio Casi
il crollo finalmente di un impero con i piedi di argilla (ndr) lascerà strascichi sangue e macerie, non sarà un bell’assistere, ma sicuramente importante per la storia dell’uomo