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L’oscena gazzarra reazionaria

Divisivo. Si oggi sono particolarmente divisivo. E intollerante.

Sulle idee si può discutere, sui fatti no.

E quello a cui abbiamo assistito ieri, nelle piazze, è una oscena gazzarra reazionaria.

Le parole le ho scelte apposta perché non ci siano dubbi o ambiguità. E le ripeto.

Oscena gazzarra reazionaria.

E che ci fosse qualche sinistro, o qualche cuggino operaio, non ne cambia la natura.

E non me ne fotte di urtare la suscettibilità di qualcuno che sdegnato ritirerà, con certosina pazienza, tutti i like messi sui miei post passati.

Vuol dire solo che non ha capito nulla.

Ha letto e non ha capito.

Ha commentato e non ha capito.

Oscena gazzarra reazionaria!

E’ semplice care compagne e cari compagni.

E anche amiche e amici che non la pensate come me.

Si è d’accordo su questo giudizio? si discute e pure ci si accapiglia.

Non si è d’accordo? Non abbiamo nulla da dirci.

Dell’oscena gazzarra reazionaria inscenata nelle piazze italiane non mi preoccupo più di tanto.

Sono fenomeni tipici delle classi intermedie in via di accelerata (sotto)proletarizzazione che non rinunciano alla loro “libertà”.

Che appunto è la libertà di continuare a esistere come “classe media”.

La coda delle manifestazioni dei bottegai di qualche mese fa.

Se i primi si sono zittiti dopo aver intascato i “ristori” e il “liberi tutti”, a questi basteranno un paio di mojito e una settimana a Rimini con le discoteche aperte e senza controlli all’ingresso.

Che poi sono tanto stupidi che finiranno per diventare il bersaglio della maggioranza silenziosa e frastornata che non vede l’ora di potersela prendere con qualcuno più in carne di un inafferrabile virus e iniziare la caccia all’untore.

Al massimo produrranno una impennata nei sondaggi a favore della Meloni, uno spostamento sul terreno elettorale, cosa di cui francamente, come sa chi mi segue, non mi interessa granché se non dal punto di vista statistico.

Quello che mi preoccupa è l’assenza della sinistra modaiola e pure di quella di gran classe alla manifestazione di Voghera.

Perché ieri c’era pure la piazza di Voghera (e quella di Campi Bisenzio della GKN, e pure l’ennesima battaglia in Valsusa).

Quell’aver lasciato soli i parenti e gli amici di Youns dà l’esatta misura dell’incapacità di cogliere gli aspetti centrali dello scontro.

Perché quella manifestazione era una occasione politica.

Era la risposta immediata al che fare?

Ma, troppo impegnati nella lotta alle multinazionali per preoccuparsi di un assassino leghista, anche questa occasione è stata persa.

Che ci volete fare. Io da chiacchierone impenitente che so benissimo che a chiacchiere “non si cantano messe”, ho la presunzione e l’arroganza di giudicare gli altri da ciò che fanno, non da ciò che dicono.

I comunisti li cercavo in piazza il Primo maggio e, ieri, a Voghera.

Intanto c’è chi si candida a dirigere la Vandea in concorrenza coi fasci, quelli doc.

E non capisce che c’è un solo modo per farlo.

Iscriversi al partito della Meloni, mantenendo una posizione di “sinistra”, però.

Perché, vivaddio, siamo di sinistra.

Mica di destra.

Sapete, queste cose le diceva Pino Rauti quando avevo i calzoncini corti.

Non sapete chi è Pino Rauti?

Studiate.

Per quello non ci vuole il green pass.

* da Facebook

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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18 Commenti


  • mauro

    Totalmente d’accordo!


  • Pier Francesco Zarcone

    Notevole! Sono perfettamente d’accordo, cosa non difficile quando si incontra un compagno con le idee chiare.
    Pier Francesco Zarcone (felicemente espatriato in Portogallo).


  • Stefano De Stefano

    Sinceramente non capisco. In Francia Jean-Luc Mélenchon si è schierato apertamente contro la carta verde senza paura di confondersi con le strumentalizzazioni fasciste. In Italia, invece, che aspettiamo? Il pranzo di gala? Bah!



  • giorgino

    Una certa “sinistra” dice che non rifiutare la legge sul pass vaccinale sarebbe subalternità al legalitarismo, quindi la rinuncia ad una prassi comunista ( karola rackete, pur col suo umanitarismo borghese, ebbe di bello che violò la legge italiana per aiutare i mogranti, ecco un esempio di antilegalitarismo che a me sembra positivo)

    Il puento è appunto questo, in una fase rivoluzionaria le leggi vengono violate, non si rispetta il divieto di manifestare motivato con la pandemia e si manifesta senza dover esibire pass vaccinali ad eventuali controllori statali, ma è del tutto strampalato ritenere che il distanziarsi dal legalitarismo borghese significhi che l’antagonismo debba mobilitarsi per fermare l’opera legislativa sul pass vaccinale. C’è da mobilitarsi contro i licenziamenti, contro gli sfratti che Draghi ha di nuovo reso possibili.

    I proletari li troviamo alle manifestazioni: contro i licenziamenti in Lombardia, in Toscana (Firenze e Prato), a -Napoli (Honeywell e Fca-Stellatntis), a Ta-ranto (Ilva). Magari, in Val Susa con i NoTav, ed a Voghera alle proteste per l’assassinio di Youns El Bossettaou-

    E perchè mai dovremmo sposare le paure di aittacamere, ristoratori, intermediari del commercio, che tengono a nero i migranti e sono condannati da un processo di concentrazione dei capitali senza il quale il capitalismo sarebbe ancora piu in crisi ? Questi ceti cialtroni non possono mettersi sotto l’ombrello del grande capitale come fece la piccola borghesia dopo la prima guerra mondiale dando vita al regime fasscista , oggi il grande capitale in tendenza deve travolgerli necessariamente

    Voi di contropiano non sarete d’accordo, ma l’immiserimento di chi lavora è una realtà in tutta europa ( soprattutto in germania, se non sapete informatevi, a fondo però ) La prospettiva è la ricomposizione del proletariato europeo, migranti compresi. A partire da certe differenze strutturali è possibile far avanzare proporzionalmente tutto lo spettro europeo delle retribuzioni e dei rapporti di forza , molto piu difficile farlo in una singola nazione EU, Ottimo l’articolo di Gangarossa, la trsformazione sociale la si puo realizzare solo sul terreno capitalisticamente piu avanzato, diceva Lenin


    • Redazione Contropiano

      Visto che commenti con una certa frequenza dovresti sapere che scriviamo spesso dell’impoverimento generale del proletariato europeo, non solo italiano (anche se non in ogni paese allo stesso livello). E ci sembra di essere abastanza informati…


  • Flavia

    Sui “fatti” non si può discutere?! Non la potrebbe certo sostenere una simile affermazione categorica qualcuno che avesse studiato un po’ la percezione e che, quindi saprebbe che la nostra percezione è sempre organizzata e sull’organizzazione incidono aspetti materiali che la condizionano ed anche aspetti culturali che anch’essi la condizionano. Adesso, se ciò è vero, almeno per quanto le conoscenze scientifiche ci riferiscono, si può affermare che i “fatti” non si discutono?… che poi è come dire che non esiste il mestiere dello storico o che uno storico è sempre identico all’altro. Comunque mi rendo conto che l’articolo aveva un altro fine, quello di sfogarsi. E va be’, ogni tanto bisogna pure sfogarsi. Però poi un’altra volta, facciamo un’analisi politica.


    • Redazione Contropiano

      Una pandemia mondiale, riconosciuta da tutti gli scienziati di tutti i paesi, dagli Usa a Cuba, dalla Cina a Taiwan, dalla Palestina a Israele, è un fatto. E un fatto di queste dimensioni non si discute. Si discute come lo si affronta (e l’Occidente lo ha affrontato da folli, mettendo davanti la continuità delle attività produttive. e questa è in estrema sintesi l’analisi politica. Ma è inaccettabile il tentativo di ridurre il fatto a ipotesi…



    • Redazione Roma

      Veramente Lenin metteva in guardia contro “gli amici del popolo”


  • Stefano De Stefano

    A proposito di fatti, invito a consultare l’Istat: https://www.istat.it/it/archivio/240401 cliccando su “Decessi anni 2011 – ‘21” al punto “Tavola decessi regionali” si trovano su file excel i dati del primo semestre 2021, regione per regione. Il confronto con la media degli anni precedenti mostra che nel primo semestre 2021 c’è stato un 12% di morti in più rispetto alla media del periodo 2015 – 19. E bisogna pure concedere che l’eccesso sia dovuto solo a morti covid. 12% non è poco ma è sufficiente a chiudere tutto e bloccare un intero paese? Non solo. Che la domanda sia lecita è implicitamente avvalorato da un altro fatto: la decisione dei parlamentari, quasi tutti, di impedire alla Commissione d’inchiesta sul covid di indagare sul periodo successivo al 30 gennaio 2020 (https://www.agi.it/cronaca/news/2021-07-18/commissione-parlamentare-inchiesta-non-indaghera-gestione-italiana-covid-13297187/). Tale Commissione indagherà solo sul periodo precedente……..magari sulla Cina, togliendo un grosso peso a Conte, Speranza e ai leghisti di Lombardia! Se non è un inciucio questo!


    • Redazione Contropiano

      Se un 12% di morti in più ti sembra un “prezzo accettabile” pur di mantenere aperte tutte le attività economiche, è ecidente che abbiamo una diversa idea di umanità.


  • Stefano De Stefano

    “Prezzo accettabile” lo scrivete voi e magari lo pensate pure. Per me anche l’1% in più sarebbe drammatico. Comunque le mie osservazioni miravano a sottolineare il comportamento reticente del governo evidenziato con la storia della commissione d’inchiesta sul covid, comportamento del quale non v’è traccia nell’articolo di Gangarossa tutto teso a prendersela contro i commercianti, dimenticando che fra i commercianti c’è anche chi è onesto, lavora, paga le tasse e è contro il governo. Le manifestazioni contro la carta verde sicuramente non sono di sinistra ma le loro critiche si avvicinano molto anche a quanto scrivevate l’anno scorso, sulle responsabilità di governo e regione Lombardia (vedi: https://contropiano.org/news/politica-news/2020/06/13/zone-rosse-in-lombardia-le-code-di-paglia-sono-due-0129021). Non si capisce proprio perché, oggi, che molti lavoratori cominciano ad aver capito le responsabilità della gestione pandemica, bisogna fare i “puri” e rischiare di passare per quelli che difendono Speranza. Grazie per l’ospitalità.


    • Redazione Contropiano

      Mischiare le carte e gli argomenti è una tattica usurata ormai. L’87% delle imprese (i commercianti sono soltanto un ramo…) non è in regola con le leggi, quando arriva qualche controllo (pochi). QUindi “gli oonesti” sono minoranza estrema… E se non capisci la differenza tra la critica argomentata – oltre che continua – contro un governo e la critica come “moda”, beh, non ti possiamo aiutare…


  • giorgino

    Se dei lavoratori cominciano finalmente a capire gli errori del governo fin dall’inizio della pandemia, lo fanno contro la prospettiva propria dei bottegai in via di proletarizzazione criticati da Gangarossa. Secondo questa gentaglia le chiusure non ci sarebbero mai dovute essere, e con questa visione impediscono ai lavoratori di comprendere quanto siano stati trattati da carne da macello, appunto non potendo beneficiare di quelli chiusure che, se totali e rigide, avrebbero sconfitto la pandemia senza dover adivenire a chiusure successive secondo uno stop and go che ha moltiplicato i giorni complessivi di chiusura. C’è poi da dubitare che la gentaglia anzidetta, voglia lo stanziamento di denaro per presidi ospedalieri di prossimita, sanità diffusa etc, essi sono contro lo stesso rediito di cittadinanza (misura estremamente moderata e riformista), secondo loro tutte le risorse dovrebbero finire nelle loro tasche per salvarli da una proletarizzazione comunque inevitabile. Ma che si vuole la trasformazione sociale comunista assumendo le istanze piu reazionarie che si agitano nella società italiana?
    Questi vogliono la cessazione del reddito di cittadinanza per poter pagare 400 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno i beneficiari del reddito dimaiesco che oggi grazie ad esso possono rifiutare di essere scuoiati vivi da dimili ceti parassitari, semiclassi che già succhiano il sangue di migranti e badanti che però non hanno il coraggio di presentare ai clienti dopo averne fatto strame (disturba l’occhio), ed ecco che vorrebbero giovani italiani diplomati da pagare 1,01 euro orari (Euro 400: 30 giorni= 13, 3 Euro quotidiani ovvero 1,1 euro orari)


  • giorgino

    voleva essere una interlocuzione con stefano de stefano


  • Stefano De Stefano

    Ringrazio Giorgino per l’interlocuzione ma non considero “gentaglia” chi fa il proprio lavoro come lavoratore autonomo. Questa idea di considerare il negoziante come disonesto per definizione non mi piace e non sto a dire chi e che cosa mi ricorda. Comunque Amazon è una cosa, l’artigiano un’altra. Rimane il fatto che le stragi nelle RSA lombarde a marzo e aprile 2020 saranno denunciate proprio grazie alle iniziative di queste manifestazioni contro la carta verde. (vedi: https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_luglio_29/no-vax-l-avvocato-polacco-piazza-raccogliamo-firme-querelare-premier-draghi-virologi-116d9a0a-eff0-11eb-9f04-73cbb9ab1451.shtml)
    E ribadisco come scandaloso quanto il Parlamento ha fatto con la Commissione covid. Ultimo: la critica come “moda” è una costante ed è un dato di fatto che esprime forme varie di malcontento, altrimenti sarebbe più utile obbedire al potere. Una critica argomentata seria dovrebbe essere in grado di captare le forme di malcontento e operare su di esse. Ma si può far questo con il disprezzo sociale, il linguaggio offensivo, la semplificazione degli argomenti altrui? Sì, effettivamente questo non l’ho capito.


  • Bicco

    Auguro a chi fa gazzarra no vax di prendersi (ma ormai le 2 ondate del 2020 son passate..) un bel Covid con polmonite bilaterale severa e restare intubati pur da vigili. Poi ne parliamo… bestie! che è un’offesa agli animali…

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