Ma, se prendiamo Stigler, negli anni ’70 è stato presidente della Mont Pèlerin Society, l’accademia internazionale di diffusione del pensiero liberista fondata da Hayek su ispirazione di Lippman, e nel 1982 ha anche avuto il Nobel per l’economia.
Allora diciamocela tutta: finché il Nobel per l’economia viene dato a chi ha il coraggio di affermare queste cose, ma anche finché giuristi, filosofi e ideologi di vario tipo non si leggono, non si decidono a leggere e a studiare cosa certi economisti hanno il coraggio di scrivere e teorizzare, c’è poco da sperare per il futuro.
 * da Il Fatto Quotidiano.  Avvocato giuslavorista e filosofo a Brescia. Nel 2015 pubblica I fondamenti teoretici della “crisi” – Economia fuori controllo o disegno preciso?, critica filosofica del liberismo economico; nel 2016-17-18 la trilogia Rileggere la modernità, ripensamento radicale del pensiero della modernità; nel 2019 Realismo critico, alternative possibili a materialismo teoretico, nichilismo etico e liberismo economico; nel 2020 Rileggere l’economia – Storia e critica del pensiero economico da Platone a Piketty; nel 2021 Platone e Aristotele – Fondamenti del pensiero etico, politico, economico e giuridico nel terzo millennio e Rethinking Economics, edizione inglese di Rileggere l’economia (Marco Serra Tarantola Editore).