La considerazione che politici e mass-media occidentali attribuiscono a Zelenski è grande ma a mia opinione è totalmente immotivata.
Le frasi roboanti di una riconquista del territorio ucraino occupato dai russi ha basi solide?
A me sembra che tutta questa retorica di Zelenski si fondi totalmente sull’arrivo di armi potenti inviate da USA e Nato, ma assomiglia tanto alla illusione della Germania nazista che resistette nel 1944 all’avanzata delle truppe alleate in attesa delle nuove armi (V1, V2, aerei a reazione, eccetera, armi che non cambiarono il corso della guerra), e che devono essere portate in Ucraina dalla Nato e poi al fronte quindi usate da personale addestrato.
Stante la volontà espressa da USA e Nato di non intervenire militarmente, l’unica variante in favore del governo ucraino potrebbe essere l’invio diretto di truppe polacche e dei paesi baltici in Ucraina, retti da governi avventuristi, ma più che allargare il conflitto potrà significare l’esposizione di quei paesi a una risposta militare devastante russa, con gli altri paesi UE che rimarrebbero alla finestra.
Chi è allora Zelenski?
L’elezione di Zelenski nel 2019 mi lasciò perplesso: perché sostituire Poroshenko con un guitto dello spettacolo?
La motivazione l’ho capita solo adesso, a guerra iniziata.
Zelenski appartiene alla comunità ebraica e questo fatto non è marginale, perché gli Usa si lamentavano con Poroshenko per la visibilità dei reggimenti nazisti, che non venivano nascosti.
Visto che non era possibile nascondere i nazisti infiltrati a tutti i livelli in Ucraina, negli Usa si decise di mettere in piedi una nuova immagine, ovviamente falsa e costruita con arte, probabilmente a Hollywood, visto che il personaggio Zelenski è uno che da quelle parti ci bazzica molto (vedi Netflix).
Se hai un presidente ucraino ebreo, allora è impossibile accusare quel paese di essere nazista, peccato che a fare da sgherri dei nazisti, sia nei ghetti che nei lager, vi erano “capò” ebrei.
Chiarito che Zelenski ha un ruolo essenzialmente di immagine, quello del bravo e intrepido presidente, con sicuramente uno staff che gli prepara 24 ore su 24 le sceneggiature giuste e stucchevoli, ma quest’uomo quanto conta?
Ho letto tempo fa ad aprile un commento per cui Zelenski è come quella situazione in cui su un aereo viene a mancare il pilota e un attore si offre di sostituirlo; tutti i passeggeri sono ammirati per come interpreta la parte del pilota, per le cose rassicuranti che dice, però, l’attore non sa assolutamente pilotare un aereo, con la certezza che andrà prima o poi a schiantarsi, perché o finirà il carburante o perché non è capace ad atterrare.
Zelennski perciò non dirà nulla che non gli venga suggerito da Washington (o da Hollywood), anche perché i nazisti ucraini non accettano nessuna resa e nessuna trattativa e la dimostrazione si è avuta con l’assassinio del delegato alle trattative con Mosca, Kireev, probabilmente perché aveva una posizione possibilista ed era vicino alle forze armate ucraine.
Gli unici che possono decidere di interrompere la guerra con una trattativa sono solo i vertici Usa ma questo può avvenire se le ripercussioni economiche per la guerra voluta dagli Yankke e scatenata dai russi sono così devastanti che le assolute certezze “occidentali” sono minate alla radice.
Non ci resta che aspettare e costruire un fronte popolare di opposizione alla guerra che questa classe dirigente italiana, servilmente serva, venga destabilizzata parimenti.
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Enea Bontempi
Non ci sarà nessun accordo di pace. Zelensky, che vale quanto il due di briscola ed è soltanto un tragico pagliaccio, ha ordine di resistere ad oltranza qualsiasi cosa capiti. Putin sta conquistando ‘manu militari’ ciò che gli serve. La conferenza di pace non si farà alla fine di questa guerra per procura, ma di quella dopo. Quella globale.
Federico
Putin non è Sadam ,e la Russia non è Iran.
Ho paura che gli americani si siano infilati in un tunnel tipo Vietnam! .