Dunque, domenica si vota. Impossibile, con le mie sole forze, dare conto di tutti i programmi elettorali. Proverò a riassumerli, con la speranza di fare qualcosa di utile per il prossimo. Che talvolta mi paiano programmi concepiti da un imbroglione, qui non importa; proviamo a risalire alla radice della visione politica espressa dai principali “competitors”. Il mio giudizio rasenta la superbia dell’asino; dissolvetemi con un grido, se vi parrà.
Azione – Italia Viva – Calenda (e Renzi)
Sotto un tal Convivio stanno due tizi, l’uno lo scontento dell’altro, il cui significato sfugge a tutti, fuorché a loro stessi. Falso profeta l’uno, la cui presenza è più mediatica che reale; l’altro, un’infinita megalomania che si è tradotta in consenso e abilità tattica, sempre però portando letame al popolo e proteggendo i potenti. Orrore di loro, orrore.
Lega per Salvini
Apparenza di vulcano in bocca di fuoco piccino, ciò che può tradursi in termini di idiozia che non merita di essere commentato. E votar per essi significherà conversione in religiosità da burla, annichilimento d’ogni ragione comune, separazione di umano da subumano; significherà suprematismo bianco esplicito.
Italexit per l’italia – Paragone
Vorrebbero l’Europa rapita e per mare abbandonata, guardano la parte evitando di guardare il tutto. Un sovranismo antivaccinista, con venatura simil-fascista … Ma questa mia modestissima bocca non riesce, proprio non riesce a rimanere seria quando legge “Paragone”: m’immagino con bocca aperta a divorar anime.
Forza Italia
È come salire dal Convivio al Bordello, certo il secondo un consesso decisamente più intrigante. Ho il sospetto che Dio sia mosso da invidia, di fronte al Cavaliere; è un po’ come se Adamo fosse riuscito a divenire il padrone del Paradiso Terrestre, per quanto oggi ridotto a orto di periferia. Un’invidia vendicativa? Vedremo. Nell’alleanza, non ci sarà da meravigliarsi se porteranno disastri.
Impegno Civico – Luigi Di Maio
Ahimè, tutti i giorni lascio morire il demonio che alberga in me; sprofondo in una tolleranza che mi rende moderato, quasi misericordioso. Ma Di Maio no, davvero non riesco a tollerarlo. Meglio tacere. D’altra parte, si può commentare il Nulla?
Alleanza Verdi e Sinistra
Gli eterni incompiuti, volontariamente rinchiusi in una gabbia da cui possono solo guardare il Principe Letta; vorrebbero entrare nelle sue grazie, si direbbe anche nella sua famiglia, ma saranno cacciati dalla corte, alla fine. Il loro inutilismo rudimentale.
Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni
I denti di Dracula, il verbo di un grizzly e la spada del cinismo, la Meloni un simulacro di statista, ovvero ombra nera, la qual non si stacca mai dal suo primitivo approccio autoritario. In tanti credono che sia spaventosa, tranne me; c’è in essa del veleno, certo, e il ricordo ereditato dal Fascio, ma i politici si assomigliano tutti, ognuno pare mosso da un congegno nascosto – una totale compatibilità.
Movimento 5 Stelle
Si oppongono scomposti, ora. Dopo due pessime governature e un sostegno al Drago, assomigliano anch’essi agli altri, solo più abbandonati al popolo. Più vicini alla farsa che alla tragedia. Tutto ciò che è loro mi è estraneo.
Partito Democratico – Enrico Letta
La mia rabbia nei loro confronti è smisurata. Sono la materializzazione del peccato originale, quello del sostegno alla peggiore oligarchia capitalista. Letta indossa la corazza del soldato, e io maledirò sempre i militaristi. Signore, perché non mi hai dato la vocazione al cannibalismo?
Italia Sovrana e Popolare
Nel qual tumulo giace tutto il magistero di Marco Rizzo, e io proprio uno così non lo reggo. Ora la sua immagine copre ogni significato; è il significante che rende inutile ogni discorso. Adieu.
+Europa – Emma Bonino
È dove il peggio del liberalismo incontra le acque torbide dell’ipocrisia, sino a dare vita a una schifosa palude: la palude del suprematismo occidentale. La loro gloria è risibile, così la loro presenza nella realtà. Ma fanno lobby, e sono potenti. Vorrei che l’ordine dell’universo li disfacesse in un istante.
Unione Popolare con De Magistris
Assemblee, riunioni, manifestazioni, cortei … L’antica militanza nel trambusto delle città, in mobilitazione continua, anche significativa. Solo per questo meriterebbero di entrare in parlamento. E poi discorsi impegnativi, a volte condivisibili, a volte irritanti. E privi di quella ossessione militarista che caratterizza la quasi totalità dei partiti, dunque scortesi sino alla simpatia. Un disguido nello scenario.
* da Facebook
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