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Gli “indignati” parecchio ignoranti

Leggo dovunque commenti indignati su questa cosa. E mi viene veramente da ridere.

Da un lato, bisognerebbe sapere che il mantello che l’emiro del Qatar mette sulle spalle di Messi è un “bisht”, uno dei massimi segni di riconoscimento in quel paese. Come spiega uno studioso del mondo arabo, “the bisht is a formal robe worn by royalty, dignitaries, grooms on their wedding day, and graduates at graduation ceremonies” (“Il bisht è una veste formale indossata dai reali, dai dignitari, dagli sposi nel giorno del loro matrimonio e dai laureati durante le cerimonie di laurea”).

Quindi, dal loro punto di vista, è un modo di onorare Messi ed è una cosa molto seria.

Dall’altro, sarebbe utile sapere chi è quel tizio che mette il mantello sulle spalle del fuoriclasse argentino. È Tamīm bin Ḥamad Āl Thānī, l’emiro del Qatar.

Se certe persone seguissero il calcio non solo in occasione dei Mondiali, saprebbero che la famiglia Āl Thānī è proprietaria del Paris Saint-Germain, la squadra dove Messi gioca. Insomma, quell’uomo è colui che paga a Messi 110 milioni di dollari netti per tre anni (tale è la durata del suo ingaggio).

In altre parole, Messi sta ricevendo un “bonus” dal suo capoufficio, e rifiutarlo sarebbe scortese, ok? O vogliamo rischiare il licenziamento?

Se questo vi indigna, vi comunico che potevate indignarvi fin dal 2011, anno in cui la famiglia reale del Qatar ha acquistato il PSG. Svegliarsi adesso, dopo questi assurdi Mondiali (bellissimi dal punto di vista sportivo, ignobili dal punto di vista politico e umanitario), fa – ripeto – molto ridere.

Ah, dimenticavo: dal 2015 il Qatar detiene anche il 100% del cosiddetto Progetto Porta Nuova, che sta facendo di Milano una delle città più moderne e affascinanti del mondo. Per cui, se volete essere coerenti, boicottate anche Porta Nuova: quando dovete passare da quelle parti, fate il giro largo.

* da Facebook

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4 Commenti


  • Carlo Corbellari

    D’accordissimo su tutto


  • Pasquale

    Chissà se Maradona avrebbe accettato tutta questa porcheria così passivamente. Poi, ogni città può farsi colonia di chi vuole.


  • leonardo

    questi boicottaggi a fasi alterne sono l’ennesima prova del doppio standard applicato dall’Occidente. Avete sentito parlare del Perù dai mezzi di comunicazione??


  • Mario

    Se ci fosse stato qualche “camerata” della nazionale italiota ad alzare la coppa (tipo Buffon o Bonucci) avrebbero prima esultato tutti all’unisono per la vittoria mondiale e poi avrebbero detto che sarebbe stato un onore per loro.

    Comunque il 18 Gennaio prossimo il carrozzone del calcio italico (la Supercoppa tra Milan e Inter per l’esattezza) andrà a giocare a Riyad, a casa di Bin Salman. Quindi, di che parliamo…

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