I fanatici del liberalismo atlantista stanno attaccando in modo inaudito la Corte penale internazionale.
Hanno formato un cerchio protettivo intorno a Israele, e si pronunciano come una bocca sola; da Biden all’ultimo dei coglioni, ogni frase riporta un solo significato: una “democrazia” non può essere processata.
È come se il diritto si dovesse fermare di fronte al comportamento criminale di chi ci è amico, concedendogli il privilegio dell’impunibilità.
Questa vera e propria “crociata contro la Corte” apre una contraddizione esplosiva all’interno del campo liberale e atlantista, svelandone la vera natura; che non è quella della difesa dei diritti, bensì dei bastoni agitati contro chi ne mette in dubbio l’egemonia.
La loro uniforme è quella del padrone che si vuole al di sopra della legge. Siamo ben oltre il “doppio standard” o l’ipocrisia; questi attacchi alla Corte sono intrisi di “suprematismo” occidentale, come se provenissero da un clan che non ha niente a che spartire con il resto del mondo.
Non è certo un caso che questi attacchi sfocino talvolta in aperta minaccia; rifiutando, nei fatti, un’idea egualitaria di giustizia internazionale, dove chiunque è punibile se commette crimini di guerra o contro l’umanità, ogni affiliato è da difendere a tutti i costi, persino con metodi mafiosi.
L’appartenenza al clan ha interamente divorato la giustizia. Così, il rispetto dovuto alla legge è sostituito dal rispetto al clan: ogni atto, anche il più criminale, è giudicabile sulla base delle regole stabilite dallo stesso clan, dunque non condivise dal resto del mondo.
Questo atteggiamento irraggia un senso di superiorità che nega il valore universale del diritto e l’eguaglianza tra i popoli del mondo.
* da Facebook
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Vannini Andrea
marco taradash, per chi non lo sapesse, é stato partorito da quella madre di tanti bastardi che é il partito radicale. GUERRAFONDAI pagati da soros, anticomunisti, filo imperialisti e fascisti ucraini e sionisti.
Sergio Binazzi
siamo proprio al più totale fanatismo da parte di biden nato e vassalli vari, detentori a loro avviso, della giustizia e della verità. poi per incanto dalle maleodoranti e malfunzionanti fognature ( visti i continui allagamenti e varie ) ecco chi esce : marco taradash, povero imbecille e servo del capitale. ci si chiedeva dove era finita questa ignobile e ignominosa persona, pure lui ci voleva!!!!
Ta
Come dice il testo dell’articolo, «da Biden all’ultimo dei coglioni»… eccolo lì, con la bandierina gialloblu!