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Togliere Cuba dalla lista degli “stati che favoriscono il terrorismo”, ora!

Da comunisti e internazionalisti sosteniamo la battaglia di Cuba contro il suo assurdo inserimento nella lista degli “stati che favoriscono il terrorismo” stilata pretestuosamente dagli Stati Uniti.

Agli oltre 60 anni di infame bloqueo economico e commerciale le amministrazioni USA hanno aggiunto nel tempo numerosi tentativi di destabilizzazione, attentati contro autorità e siti istituzionali e turistici, e infine l’iscrizione nella lista degli “stati che favoriscono il terrorismo” che ha pesanti conseguenze su chiunque voglia avere a che fare con Cuba: dagli aiuti umanitari alla ricerca universitaria, al commercio al rilascio dei visti per i cittadini.

Il re-inserimento di Cuba nella lista da parte dell’amministrazione Trump dopo un breve periodo in cui ne era stata esclusa rappresentano la difficoltà da parte degli Stati Uniti ad accettare che il popolo cubano abbia deciso e sia concretamente determinato, ancora una volta, a resistere e a difendere le proprie scelte e il proprio stile di vita, senza subire ingerenze esterne né tornare ad essere la sede di casinò e prostituzione per i magnati multimilionari statunitensi.

Non solo, ma gli USA non accettano che Cuba abbia dimostrato sul piano internazionale la capacità di instaurare relazioni paritarie e di collaborazione e cooperazione in tutto il mondo: dato evidente anche nel nostro paese da quando sono arrivate le Brigate Mediche nel periodo del Covid, e più recentemente con la presenza medica cubana in Calabria.

Numerosi gesti di enorme umanità e in favore della pace da parte di un paese sottoposto a pesantissime sanzioni, intollerabili per il regno del profitto; atteggiamento senza paura intollerabile per chi è abituato a risolvere controversie internazionali con la forza.

Media e giornali statunitensi riportano che il 15 di maggio il Segretario di Stato Blinken avrebbe riferito al Congresso degli Stati Uniti la lista dei paesi che “non hanno collaborato pienamente” con le politiche “anti-terroristiche” degli USA nel 2023: per la prima volta, Cuba non è stata ingiustamente nominata. Tuttavia al momento ancora risulta inserita nella lista degli “stati che favoriscono il terrorismo”.

Appoggiamo pienamente la richiesta ribadita dal Ministero delle Relazioni Estere di Cuba il 16 di maggio (https://cubaminrex.cu/es/eeuu-debe-sacar-cuba-de-una-vez-de-la-lista-de-estados-que-supuestamente-patrocinan-el-terrorismo), di fare chiarezza e di rimuovere Cuba definitivamente da quella lista.

Continueremo nel nostro paese a schierarci a fianco di Cuba e a promuovere momenti di informazione e sensibilizzazione sui progressi della Rivoluzione e del popolo cubano e sulle infami conseguenze del blocco economico a cui è sottoposta, come abbiamo avuto recentemente modo di fare con la serie di incontri organizzati in collaborazione con l’Associazione di Amicizia Italia-Cuba, con Ramon Labañino Salazar, economista e uno dei 5 eroi ingiustamente incarcerato negli USA.

Continueremo a chiedere che le istituzioni italiane si schierino contro il bloqueo e le sanzioni e che venga riconosciuto il ruolo di Cuba in campo medico, sociale e per la pace nel mondo come abbiamo fatto chiedendo il premio Nobel la Pace alle Brigate Mediche durante il Covid.

Rete dei Comunisti

Cambiare Rotta – Organizzazione giovanile comunista

OSA – Opposizione Studentesca d’Alternativa

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