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Ilaria Salis, candidata, ma non può fare nessun incontro con gli elettori

Il tribunale di seconda istanza ungherese ha accolto il ricorso presentato dai legali di Ilaria Salis e può quindi uscire dal carcere e andare ai domiciliari a Budapest, ma non avrà l’agibilità partecipare alla campagna elettorale che si sta svolgendo in Italia.

Le liste dei candidati sono state chiuse ormai da tempo e la campagna elettorale per eleggere il nuovo parlamento europeo è in corso con tanti spot pubblicitari dei candidati ma dei programmi non se ne è parlato, forse su alcuni temi qualcosa verrà agitato fino all’8 giugno quando, dalle ore 15, si apriranno i seggi elettorali.

Ilaria Salis è candidata come capolista per Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) nella circoscrizione del Nord-Ovest ed è la seconda candidata in quella delle Isole. Non parteciperà a nessuna campagna elettorale perché non potrà fare nessun comizio e non parteciperà a nessun incontro televisivo e neanche in presenza perché com’è noto è detenuta a Budapest, accusata dai magistrati ungheresi del reato di lesioni personali e di appartenere ad un’organizzazione terroristica, e di aver partecipato a due atti di violenza il 10 febbraio del 2023.

Ilaria Salis era Budapest per la manifestazione dell’onore organizzata dall’estrema destra in ricordo dei soldati ungheresi e tedeschi uccisi durante l’assedio della città nella Seconda guerra mondiale da parte dell’Armata Rossa.

Sulla sua detenzione in carcere in condizioni disumane Viktor Orbán Primo ministro dell’Ungheria il 1° febbraio al termine di un incontro con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Ho raccontato nei dettagli il caso di Ilaria Salis alla premier Giorgia Meloni. Le ho detto che la magistratura non dipende dal Governo ma dal Parlamento. L’unica cosa che sono legittimato a fare è fornire i dettagli sul suo trattamento in carcere ed esercitare un’influenza perché abbia un equo trattamento. Tutti i diritti saranno garantiti”, Ilaria Salis ha potuto fare delle telefonate e non è stata isolata dal mondo: non è corretto dire così»

(https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/01/31/ilaria-salis-rientrato-in-italia-il-padre-era-deperita-per-ludienza_74f4e129-66a1-474c-acd6-6389c9c8eae4.html)

Orbán è anche il Presidente del partito di Fidesz che ha nel parlamento ungherese la maggioranza assoluta, 116 parlamentari su 199, quindi se la magistratura ungherese dipende dal parlamento in pratica non è di certo completamente autonoma da lui e non si tratta di un dettaglio insignificante ma di una evidenza sulla principale istituzione dell’Ungheria che è il parlamento.

La Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, poteva replicare in tempo reale, evidentemente ha preferito non farlo, quindi, sul caso Salis la sua scelta è stata di non fare nulla, nonostante che l’Ungheria dall’Ue abbia ricevuto varie risoluzioni contro per la cattiva conduzione della giustizia e della gestione dei diritti civili.

L’ultima è stata del 10 aprile 2024, non vincolante, approvata in seduta plenaria con 399 voti favorevoli, 117 contrari e 28 astensioni. Il testo, denuncia gravi carenze del sistema giudiziario e per la lotta alla corruzione e ai conflitti di interesse. L’Ungheria non assicura la libertà dei media e i dei diritti fondamentali in funzione del sistema costituzionale ed elettorale e del funzionamento della società civile nonché per la tutela degli interessi finanziari dell’UE e per il rispetto dei principi del mercato unico (https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2024-0367_IT.pdf)

Il fatto che questa Risoluzione sia stata approvata dal parlamento europeo è certamente positivo ma il fatto che non sia vincolante fa registrare come l’Ue sui diritti, come dire, viaggia a vista e non c’è unanimità. Si spera che la prossima legislatura i diritti civili e umani diventino un tema aperto ai confronti certo, ma che non siano concesse deroghe a nessun stato.

Ilaria Salis in parlamento sarebbe una garanzia ma ci sono diverse interpretazioni non ottimistiche per la sua elezione. Alleanza Verdi e Sinistra nel parlamento italiano è rappresentata con 10 deputati e 4 senatori, si tenga conto però che alle elezioni del 25 settembre del 2022, con elettori 46.021.956 i votanti furono 29.413.657 con il 63,91%, ma i suoi voti alla Camera sono stati 2.279.266 il l’8,11%, e al Senato 972.780 con il 3,53%:ç riconfermerà questi voti? A parte il diverso sistema di voto del parlamento europeo che è proporzionale il quorum è del 4% mentre per il parlamento italiano è stato del 3%. Superare il quorum del 4% a livello nazionale è il primo scoglio da superare per avere una rappresentanza europarlamentare e naturalmente il secondo è il numero delle preferenze che Ilaria Salis potrà ricevere nella circoscrizione del Nord-Ovest dove è capolista e nelle Isole che è seconda candidata.

Le dichiarazioni sulla candidatura sono importanti perché confermano che non si tratta di salvarla ma di affermare un principio politico. Nicola Fratoianni, leader di Sinistra ha dichiarato: “quando Ilaria Salis sarà eletta e avrà l’immunità, questo le consentirà di uscire dal carcere e di occuparsi nel parlamento europeo di diritti umani e le consentirà di affrontare e di proseguire il processo con diritti pieni che oggi non le sono riconosciute. Abbiamo candidato Ilaria Salis per fare una battaglia in difesa dello Stato di diritto per la democrazia. Siamo di fronte a uno Stato come l’Ungheria, più volte condannato dall’Unione Europea per la violazione dei diritti umani” (https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2024/04/18/bonelli-fratoianni-daccordo-col-papa-candidiamo-ilaria-salis_effe55f8-ab3b-4202-9d23-3683bbfa6bf6.html

Angelo Bonelli, Europa Verde, ha aggiunto: “non abbiamo guardato la storia pregressa di Ilaria Salis ma quello che è accaduto in un paese come l’Ungheria, condannata più volte dal Parlamento europeo per violazione dello stato di diritto e dei diritti umani. Ilaria ha detto che non fuggirà dal processo ma si difenderà nel processo avendo le garanzie” (https://www.youtube.com/watch?v=By4kbQq9gZ 8

Le dichiarazioni del padre d’Ilaria, Roberto Salis, sono importanti perché dimostrano che il governo italiano non ha trattato questo caso come avrebbe potuto farlo (https://www.youtube.com/watch?v=TyLzXO2tUwk pare anche come ha detto recentemente che Ilaria Salis potrebbe non votare e si attende al riguardo che il governo italiano si pronunci (https://www.rainews.it/articoli/2024/05/caso-salis-la-denuncia-del-padre-di-ilaria-a-mia-figlia-negato-il-diritto-di-votare-c708e7d4-4ad7-4300-be21-c938f78d7670.html ma quasi in tempo reale, Zoltan Kovacs, portavoce del governo di Orbán, ha risposto alle accuse dicendo che la Direzione del Servizio penitenziario ungherese respinge categoricamente le affermazioni che ad Ilaria Salis le sarebbe stato negato il diritto di voto alle europee e che tali affermazioni “non solo sono infondate ma travisano i fatti” https://www.huffingtonpost.it/dossier/elezioni-europee-2024/2024/05/14/news/lungheria_contro_roberto_salis_da_lui_fake_news_la_figlia_ilaria_potra_votare-15876613/

Una buona notizia c’è perché è stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali di Ilaria Salis che può quindi uscire dal carcere e andare ai domiciliari a Budapest.

I diritti umani non sono concessioni ma sono obblighi. Il governo italiano per il caso Salis ha davvero superato i limiti che si credevano invalicabili e questo ci obbliga anche a considerare che, se non dovesse essere eletta, la lotta per i diritti umani in Europa va rilanciata in quanto non è possibile accettare che il governo italiano resti immobile e non faccia nulla sul caso Salis.

Bisogna che il governo italiano affronti questo caso, ma questo non potrà avvenire se non si forma un movimento politico contro questo governo di destra. Si tenga conto che da quando è stata approvata dal parlamento europeo la Risoluzione del 19 settembre del 2022 che equipara il nazismo al comunismo condannandoli in nome del rifiuto di ogni totalitarismo si registra in Europa un rilancio del nazismo. Queste elezioni sono importanti anche per avere complessivamente una Unione Europea più equilibrata soprattutto rispetto ai molteplici estremismi di destra.

Pensare che la lotta per la pace e contro l’aumento delle spese militari che com’è noto dovranno diventare il 2% del Pil, sia separata dalla lotta per l’affermazione dei diritti umani è sbagliato e s’invita a riflettere in quanto sono tematiche che si presentano sempre intrecciate e quindi sono aspetti diversi della lotta per l’affermazione della democrazia che non può fermarsi mai.

Il caso Salis rappresenta in questa fase un crocevia tra la giustizia per tutti e la libertà del dissenso contro il riemergere del nazismo in Europa. Se in un paese dell’Ue si fa una manifestazione, autorizzata o meno, che si richiama esplicitamente al nazismo penso che debba essere ordinario partecipare ad una contro-manifestazione contro quella del “Giorno dell’Onore” che si è celebrata a Budapest l’11 febbraio del 2023.

Un voto per Ilaria Salis significa rilanciare la lotta per i diritti umani in Europa.

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1 Commento


  • Vannini Andrea

    la compagna ilaria salis merita la massima solidarietà. viktor orban é di destra ma di una destra che non piace all’ U-ccidente per le sue scelte relative alla guerra assai piu’ di “sinistra” di quelle delle “sinistre” filoimperialiste e guerraffondaie di nostra conoscenza. É stata candidata da avs dopo essere stata scartata dal pd. ci stupiamo che non possa condurre una campagna elettorale? perdipiu’ in italia? cerchiamo di non essere ridicoli, se per il suo antifascismo fosse stata arrestata in ucraina, paesi baltici, ecc. sarebbe stata ignorata altroché candidata. un voto per lei non significa lottare per i diritti umani, mi dispiace ma personalmente io ero e sono per non votare.

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