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Il 13 dicembre sarà sciopero generale e generalizzato

È ora di convocare uno sciopero generale che coinvolga tutte le categorie del mondo del lavoro e metta in movimento anche il resto della società, perché le scelte che questo governo sta realizzando hanno delle ricadute pesanti non solo sulle condizioni di lavoro ma anche sulle condizioni di vita, sul sistema dei servizi e più in generale sulle libertà democratiche e sul rischio sempre più concreto di vederci coinvolti in una pericolosissima spirale di guerra.

Dopo una serie di agitazioni già proclamate in diverse categorie che si svolgeranno nelle prossime settimane, dopo le manifestazioni organizzate lo scorso 19 ottobre in tutto il paese contro il ddl 1660, dopo le manifestazioni di sostegno alle ragioni della resistenza palestinese che hanno sfidato i divieti illegittimi voluti dal Ministro degli Interni, l’Unione Sindacale di Base proclama lo sciopero generale per il prossimo 13 dicembre.

La lista delle ragioni che spingono a convocare lo sciopero generale si allunga ogni giorno. C’è un disegno generale che il governo Meloni sta portando avanti che concentra le risorse per l’economia di guerra, aumenta le disuguaglianze sociali e ci trascina verso l’abisso di una nuova guerra mondiale.

Non c’è un solo ambito della vita sociale, politica e culturale del Paese che non sia sotto attacco, dalla scuola alla sanità, dall’ambiente alla sfera dei diritti civili, dall’accoglienza alla restrizione degli spazi di democrazia. E sul piano economico e del lavoro c’è una scelta netta dalla parte delle banche e delle grandi imprese, una politica economica che asseconda la deindustrializzazione e ci condanna alla turistificazione della penisola.

È il nostro futuro che questo governo sta ipotecando. Non solo perché rende vulnerabili i nostri territori di fronte all’aggravarsi della crisi climatica; non solo perché prospetta una vecchiaia di pensioni da fame per tutte le nuove generazioni; non solo perché cancella diritti fondamentali come quello di curarsi o di avere un alloggio dignitoso; ma anche perché vuole imporre una cultura che colpisce i diritti degli ultimi e alimenta la guerra ai poveri.

Per difendere il nostro futuro

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