La manifestazione del 15 marzo a Roma, convocata dal quotidiano della Famiglia Elkann Agnelli, la Repubblica, mi provoca un rifiuto che precipita nel disgusto.
Il rifiuto totale è per la guerra, l’economia di guerra e per coloro che oggi ne proclamano la “necessità” per combattere la Russia. E la cosa insopportabile è che fanno tutto questo nel nome del superamento dei nazionalismi.
Costoro non si accorgono neppure che hanno semplicemente sostituito lo spirito patriottardo nazionalista con lo spirito patriottardo europeista. Mettete “Europa” al posto di “Italia” e tutto il resto del loro linguaggio attuale può essere preso pari pari dai comizi di D’Annunzio e dei mascalzoni che nel 1915 inneggiavano alla guerra.
“Dobbiamo reagire al disonore“, “dobbiamo proclamare la superiorità della nostra civiltà“, “dobbiamo armarci contro il barbaro aggressore“. E le fazioni devono sparire tutte davanti al comune destino. Spariscano dunque le bandiere di parte tranne quella della Patria. Così ieri si imponeva solo la bandiera bianco rossa e verde, oggi la Repubblica chiede di andare in piazza il 15 marzo solo con quella blu. Cambiano le bandiere, non la cialtroneria di chi le sventola.
La realtà è che un gruppo di governanti europei, che non sono tutta l’Europa e neppure tutta la UE, uniti nella NATO con Canada e Turchia, si sono trovati a Londra per protestare contro Trump.
Perché il presidente USA ha un programma di governo reazionario ultraliberista e razzista?
Certo che no… Questi governanti sono offesi perché Trump vorrebbe mettersi d’accordo con la Russia alle loro spalle.
Oggi Trump è considerato dai liberaldemocratici europei un nemico che ha rotto il fronte della libertà, ma se decidesse di cambiare idea e facesse più guerra alla Russia – cosa tuttora possibile – allora tornerebbe ad essere il campione dell’Occidente.
Vogliono una pace giusta e il rispetto del popolo ucraino? Ma non facciano ridere. Quello che vogliono è un posto al tavolo buono, da cui si sentono improvvisamente esclusi, ingiusta ricompensa dopo decenni di servile fedeltà a tutte le più sporche imprese degli USA e del loro primo protetto, Israele.
Che proprio in questi giorni decide di colpire la popolazione di Gaza con l’arma genocida del blocco del cibo, dell’acqua, dell’energia, delle medicine; senza che i manifestanti “per la libertà dei popoli” con la bandiera blu dicano un bif.
Ursula von der Leyen chiede 800 miliardi, la stessa cifra rivendicata qualche mese fa da Draghi, per nuove spese militari e vuole pure una banca europea dedicata al riarmo.
Saranno tutti soldi sottratti a sanità, scuola, servizi sociali, tutti soldi in meno per la civiltà europea nel nome della “guerra di civiltà”.
Il riarmo è la sola priorità di questo “europeismo” e questa non è solo una scelta regressiva, è anche una velleità furbastra e opportunista, perché in realtà non è neanche vero che questi governanti europei siano disposti a far guerra da soli alla Russia o alla Cina. Essi intendono, o almeno così credono e fanno credere, far pressione in questo modo sugli USA perché guerra e affari continuino come è sempre stato. E come invece non è più.
Sotto la bandiera blu scendono in piazza assieme le ipocrisie e le menzogne liberal-democratiche.
Quelle di chi proclama la guerra, ma vuole che la facciano gli altri; quelle di chi esalta la democrazia, ma è disposto a tutto se la democrazia non va come vorrebbe; quelle di chi vuole il riarmo, ma ne dà la colpa al nemico; e infine quelle di chi a parole respinge armi e guerra, ma scende in piazza a fianco dei guerrafondai liberali. Finti pacifisti e azionisti di Leonardo sotto la stessa bandiera.
Ecco, qui mi sale il disgusto, perché a questa manifestazione guerrafondaia dell’estremismo di centro parteciperanno anche politici e sindacalisti che si proclamano “di sinistra” e che magari il giorno dopo riprenderanno a rivendicare pace e lavoro.
Saranno lì per per puro opportunismo, perché non possono dire no al giornale della famiglia Elkann Agnelli, soprattutto quando sventola la bandiera blu. E saranno lì perché i loro princìpi sono flessibili come il lavoro precario che dichiarano di voler combattere.
Questa manifestazione lascerà il mondo inalterato, ma sicuramente procurerà danni alla fragile democrazia italiana, aumentando la confusione e il trasformismo che la stanno distruggendo. Sarà una manifestazione che rafforzerà la destra in tutte le sue versioni, da quella esplicitamente guerrafondaia a quella che finge di opporsi al riarmo.
Alla larga dalla piazza dei NO PAX, mobilitiamoci e facciamo altro.
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Anna
Da queste anime belle si è mai sentito un belato in favore della Palestina? Andassero loro in guerra, in prima linea, a cominciare dalla baronessa Von der Leyen. Fino a ieri servi USA, pronti a giustificarne ogni nefandezza, x una volta che il padrone forse ne fa una giusta devono vergognosamente ostenere un’Europa guerrafondaia, mentre votano contro il riconoscimento della Palestina. Da vomitare
Paolo DP
ho una brutta sensazione.
trump si sgancia da una guerra per investire le armi in una altra come con l’Afghanistan.
non è che trump e netanyhau stanno per assalire l’uranio?
Paolo DP
lran
Walter Gaggero
una delle prime cose decise da Trump è stato fornire a Israele le bombe perforanti di potenza, necessarie per entrare nei siti sotterranei Iraniani, quindi….
va però detto che la Russia appena Trump a teso una mano è corsa a baciarle e tra il resto sta parlato con l’ Iran per una composizione pacifica, d’altronde l grande Mercante cinese ha sempre affermato di essere per l’uniità territoriale ucraina, alla faccia dei referendum di autodeterminazione.
Redazione Contropiano
semplifichi un po’ troppo per fare un’analisi giusta…
massimo
bravo Cremaschi mi sun de Milan ma la val susa è nel mio cuore chiudi con mai con i no pax
facciamo attenzione ad non aumentare la confusione .sono sempre stato NO TAV dopo la PSICOPANDEMIA sono diventato
NO VAX gridando in piazza GUERRA & PANDEMIA stessa strategia .Se veramente senti dolore per lo sfascio della sinistra apri dei tavoli di confronto invitando anche provocatoriamente qualche testa di c… di destra che forse è piu a sinistra di molti ORA E SEMPRE . MASSIMO L.
Mara
Le anime belle europee vogliono far la guerra alla Russia perché dicono che questa minaccia la loro sicurezza e fanno previsioni fantasiose circa la possibilità che Putin proceda ad invadere le nazioni europee,, quando loro non hanno mai avuto minacce in tal senso mentre la Russia minacce le ha avute con la presenza di istruttori ed armi Nato già dal 1914 sul territorio ucraino e per la guerra civile scatenates
dopo quella data in Ucraina con bombardamenti e operazioni squadriste fatte con il sostegno europeo e Nato contro le popolazioni russofile e russofone del donbass.. Quindi la minaccia per la Russia era reale e non fantasiosa come per gli europei, quindi senza accorgersene parlando della minaccia inesistente per la sicurezza europea stupidamente si contraddiccono nelle proprie ragioni non accorgendosi che stanno dando ragione a Putin di fare la sua operazione speciale in Ucraina per la sicurezza della Russia.
Antonio
dobbiamo spendere 800 miliardi di euro per contrastare chi combatte con le pale.
i criminali che governano l’Europa vanno fermati prima che sia troppo tardi.