Il martire Seyyed Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, era simbolo della lotta anti-colonialista e per la dignità del suo popolo. Quanti lo hanno conosciuto dicono che possedeva uno sguardo splendente e brillante, e le sue parole infuocate erano in grado di donare forza a chi lo ascoltava.
Ha dato ogni cosa per la causa e ha fatto tutto ciò che poteva per evitare che Israele massacrasse il suo popolo. Era un tipo di leader che vedono lontano e oltre.
‘Il nemico non comprende la profondità morale, culturale e spirituale della nostra lotta’. Queste furono le parole che pronunciò nel suo ultimo discorso alla sua gente, che rappresentano un invito reale a continuare la lotta.
Oggi, a livello globale, l’imperialismo mostra il suo volto fascista, cercando di farci credere che è invincibile, onde paralizzarci per la paura, in modo da poter continuare a saccheggiare le nostre risorse naturali, le nostre terre e anche i nostri sogni.
Ma ci sono uomini, come Hassan Nasrallah, che sono capaci di fermare il nemico. Per questo lo temono e per questo lo preferiscono morto.
All’inizio ho però detto che ci sono uomini che sono forgiati dalla loro lotta, che sono fatti di questa lotta. E se questa lotta continua, se altri uomini e donne sono capaci di seguire questo sentiero, allora la morte non è reale, è l’ora della vita.
Ripeto quanto disse mio padre: un’aspirazione comune, la sconfitta dell’imperialismo, ci unisce nella nostra marcia verso il futuro.
Hasta la victoria siempre! Patria o morte!
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