Il comunicato del Quirinale dopo il Consiglio Supremo della Difesa voluto dal Presidente Mattarella, con Giorgia Meloni e tutti i principali ministri, è pessimo e gravissimo.
Nel comunicato si esalta la guerra totale contro la Russia, l’invio di armi e tutto il folle piano di riarmo UE e NATO. Con ipocrisia si denunciano le violenze in Palestina, senza neppur dire chi le compie, mentre si accusa di antisemitismo chi condanna il genocidio.
Il Consiglio della Difesa si schiera totalmente con il piano di Trump senza fare minimo accenno al diritto dei palestinesi ad uno Stato.
Infine il comunicato si conclude con il sostegno alla caccia alle streghe contro le cosiddette “campagne di disinformazione” della Russia, il che vuol dire solo censura e propaganda di guerra.
Se siamo ancora in democrazia bisogna poter dire che questa del Consiglio Supremo della Difesa è una delle posizioni peggiori e nefaste della storia della Repubblica.
Se siamo ancora in una democrazia bisogna potere dire pubblicamente NO NO NO alla propaganda di guerra della NATO e del governo israeliano, anche e quando viene dal Quirinale.
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ugo
Leggendo il comunicato del Consiglio Supremo Difesa (tutte maiuscole) ho capito il ruolo di Contropiano nella guerra ibrida dei Russi: state facendo “manipolazione dello spazio cognitivo, attraverso campagne di disinformazione, interferenze nei processi democratici, costruzione di narrazioni polarizzanti e sfruttamento delle piattaforme digitali per indebolire la fiducia nelle istituzioni e minare la coesione sociale.” Questo da voi non me l’aspettavo proprio, compagni! Su un tono più serio, siamo in guerra contro la Russia ma ogni tentativo dei Russi di spiegare le loro ragioni è bollato come “guerra ibrida.” È la prova di quanto sia democratico l’occidente collettivo.
GIUSEPPE PIANO
Mattarella è una delusione!
Daniele Tamburlini
beh, certo (riferimento al commento di Ugo qui sopra) : la lotta di classe implica necessariamente rottura della coesione sociale. Se c’è coesione sociale non c’è lotta di classe, se c’è lotta di classe non c’è coesione sociale.
Giuseppe Piano dice che Mattarella è una delusione? Forse per lui che si era illuso; Mattarella non è che un vecchio democristiano, e in quel richiamo alla coesione sociale riconosco la sua impronta nel documento (e/o di qualche suo consigliere): sono anni e anni che Mattarella nei suoi discorsi ci infila sempre il richiamo e l’esortazione alla coesione sociale, un paternalismo democristiano più che stantio.
A quanto pare di questi tempi, con i (post)fascisti al governo, sembrava già qualcosa avere un presidente della repubblica democristiano. Ma il Comunicato che stiamo discutendo dimostra ampiamente che proprio non basta.
Jack
Secondo me ogni discussione dovrebbe partire dal vero nocciolo della questione senza dare la patente di essere pro Russia e/o pro Hamas ecc.ecc.. Perciò diciamo subito che la guerra tra Kiev e Mosca è stata “voluta” dagli Americani soprattutto per indebolire economicamente la Russia, vedi petrolio e gas. L’invasione dell’Ucraina è la stessa cosa che avrebbe fatto Kennedy con Cuba se i missili sovietici non fossero tornati indietro e a differenza di oggi c’erano diplomatici che parlavano e mediavano per la pace. E facciamola finita con questa democrazia occidentale. Oggi a cosa serve la Nato se non a permettere all’America di fare i propri affari “occupando” di fatto la nazione dove sorge la base. Vedi Italia. A cosa serve costruire la più grande base Nato in Romania? La nostra Costituzione rifiuta la guerra e non ci dovrebbe permettere di aiutare nessun Paese belligerante. Insomma valutiamo le situazioni senza farci sopraffare dalla propaganda, o almeno proviamoci.
Daniele
secondo commento, dopo la lettura del Manifesto del 19/11 che dà ampio spazio allo scontro tra FdI e il Quirinale.
Il clamore per questo battibecco metterà in ombra ogni critica eventuale al Comunicato che Cremaschi qui ha analizzato e bocciato: tutti i partiti della opposizione parlamentare si sono buttati subito “a difesa del Colle” (e anche il Manifesto), l’evidente condivisione della politica di riarmo da parte del Colle, e di sostegno incondizionato all’Ucraina, non subiranno quindi critiche dalle opposizioni parlamentari.
La dissonanza tra sinistra in parlamento e sinistra fuori dal parlamento mi sembra ingigantire.