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Asia. La quinta conferenza di CCOMPOSA

La CCOMPOSA raccoglie le principali forze comuniste maoiste presenti sul territorio asiatico, dai naxaliti indiani alle diverse formazioni rivoluzionarie bangladesi, dai maoisti nepalesi alle organizzazioni comuniste del Bhutan e dello Sri Lanka, con relazioni con i maoisti attivi in Pakistan cosi come in Afghanistan. La forza e lo sviluppo di queste formazioni è diverso tra loro, ma è indubbio che rappresenta la parte più dinamica della sinistra presente su quel territorio e assieme al Sud America è il segno tangibile di una ripresa di prospettiva della sinistra a livello internazionale. La spinta verso un maggiore coordinamento attraverso CCOMPOSA è partito ben 10 anni fa, anni che hanno visto uno sviluppo impetuoso dei maoisti nel Sud Asia.

I delegati hanno discusso e analizzato la situazione politica attuale, al fine di individuarne le caratteristiche principali e promuovere un azione politica condivisa.

Si sono analizzati gli effetti della crisi nei settori popolari, con una più accelerata polarizzazione sociale, ma al tempo stesso l’ondata di lotte nelle cittadelle dell’imperialismo, le proteste popolari nei paesi arabi, gli sviluppi in Asia meridionale dei movimenti rivoluzionari e i successi dei maoisti in India sono stati indicati come una reale e generale risposta di classe alla crisi.

La Conferenza ha osservato che “anche se in modo non uniforme, la situazione oggettiva in tutto il mondo, anche nei paesi imperialisti, sta entrando in una fase favorevole per la rivoluzione. La tendenza principale della rivoluzione è rafforzata. Rispetto alla situazione oggettiva favorevole in via di sviluppo, la forza soggettiva dei partiti marxisti-leninisti-maoisti riscontra un ritardo. Tuttavia, una maggiore attrazione dei settori popolari verso il marxismo e del socialismo in tutto il mondo è un segno molto positivo“.

Come osservato nella risoluzione politica adottata, “Questa conferenza si svolge mentre in India la nuova rivoluzione democratica continua ad affrontare la sfida dell’Operazione Green Hunt scatenata dallo Stato indiano. La guerra di popolo avanza ma la gravità delle sfide che devono affrontare i maoisti in India non sono trascurabili. La rivoluzione in Nepal è a un bivio. Possiamo arrivare alla vittoria cosi come al completo riflusso. L’imperialismo e l’espansionismo indiano stanno apertamente intervenendo in Nepal per distruggere la rivoluzione. I maoisti in Nepal devono sconfiggere tutte le cospirazioni interne ed esterne e avanzare con determinazione verso il completamento della rivoluzione di Nuova Democrazia. Nonostante gli importanti tentativi delle forze rivoluzionarie la guerra popolare in Bangladesh e Bhutan si scontra contro una feroce repressione, ed occorre sviluppare un livello superire d’azione per la guerra popolare. I rivoluzionari maoisti in Afghanistan sono impegnati nella preparazione della guerra popolare contro l’occupazione Usa. Nello Sri Lanka il compito di riorganizzare il partito maoista è ancora all’ordine del giorno. Queste sono le sfide affrontate dai maoisti in queste regioni dell’Asia nella congiuntura attuale. La teoria marxista-leninista-maoista, l’unità tra le organizzazioni del CCOMPOSA e le loro attività congiunte sicuramente rafforzeranno le lotte rivoluzionarie e le iniziative in corso nei diversi paesi dell’Asia del Sud e questo permetterà di essere un catalizzatore per far fronte a tali sfide e cogliere le opportunità del presente. Questo ha un significato che va ben oltre i confini del Sud Asia “.

Si è analizzato inoltre a fondo la situazione dello Sri Lanka. Il LTTE (le tigri tamil) sono state sconfitte soprattutto a causa della loro mancanza di chiarezza ideologica e politica, che si è manifestato nel settarismo nazionalista, e secondariamente perché hanno attuato tattiche di guerra di posizione, rifiutando le strategie maoiste di guerra popolare di movimento. Nei diversi incontri di CCOMPOSA oltre all’analisi politica si discute in merito alle strategie militari, in quanto l’intero movimento maoista del sud Asia ritiene utile e necessaria la lotta armata.

Il documento finale ha concluso, “Prendere il potere dove è possibile, sviluppare la guerra popolare in corso a livelli più alti, preparare e avviare la guerra popolare dove questa non è ancora sviluppata, rafforzare e costruire partiti”Questo è l’orientamento uscito dalla 5 conferenza, che rilancia l’unità e il coordinamento dei rivoluzionari maoisti dell’Asia del sud, contro le mire egemoniche ed espansionistiche indiane. Il ruolo di CCOMPOSA all’interno del movimento comunista asiatico è notevole, e indirettamente oggi interroga l’interno panorama comunista internazionale.

I maoisti dell’Asia meridionale ritengono mature le condizioni per una rivoluzione di nuova democrazia, attraverso l’estensione della guerra popolare che sta già oggi investendo diverse nazioni dell’area. Questo processo può avere la forza di influenzare gli attuali assetti mondiali, e questo aspetto è ben presente dentro i ragionamenti delle organizzazioni comuniste maoiste oggi attive in Asia.

CCOMPOSA infine ha condannato i bombardamenti aerei sulle città libiche da parte delle forze militari occidentali, perché dietro alla scusa della “no fly zone” (giustificata dall’ONU) sta avvenendo l’ennesima aggressione imperialista. La storia, ricorda l’appello di CCOMPOSA è pieno di tentativi di realizzare delle “no fly zone” che hanno giustificato guerre di occupazione come in Iraq causando colossali tragedie umane. I preparativi di guerra in nome di “Operazione odissea all’alba” delle forze imperialiste è di fare della Libia un nuovo Iraq, per le risorse petrolifere, e questa è l’unica giustificazione che li muove per rovesciare Gheddafi.

Infine si è analizzato la posizione del governo indiano in merito al conflitto libico: che invece di opporsi in modo risoluto contro i tentativi di intervento imperialista in una guerra civile in corso in Libia, respingendo con fermezza la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha assunto il ruolo della volpe furba, astenendosi dal voto. Questo per giustificare il suo parallelo interesse ad intervenire in modo sempre più deciso dentro le varie dinamiche politiche che investono paesi come il Nepal o lo Sri Lanka.

 

Diego Negri

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