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La Sicilia non è in guerra, via le basi militari

Non senza difficoltà e con qualche sbandamento teorico il percorso dei movimenti contro la guerra in Libia e contro le politiche razziste e segregazioniste del governo procede in Sicilia. Per domenica 3 aprile sono previsti tre appuntamenti importanti, in una giornata che richiederà il massimo sforzo organizzativo da parte di tutte le strutture politiche, sindacali e di movimento che vi aderiranno. La Rete dei Comunisti di Catania, pur coincidendo la data con quella dell’Assemblea Nazionale della nostra organizzazione, da tempo prevista a Roma, darà il suo contributo alla riuscita delle diverse iniziative.

Alle 9.30 un presidio si radunerà davanti alla base di Sigonella, per poi spostarsi alle 11.30 di fronte al “Villaggio degli Aranci” di Mineo, per un sit-in di solidarietà con le centinaia di richiedenti asilo lì ospitati; infine alle 15.30, sempre a Mineo, si terrà un’assemblea regionale per discutere sulle forme di mobilitazione delle prossime settimane.

 

La regione è oggi un punto di importanza strategica centrale, rivestendo in questo momento un duplice ruolo: luogo di partenza dei bombardieri per la Libia, dalle base militare di Sigonella e dall’aeroporto di Trapani-Birgi (chiuso ormai da settimane ai voli civili); e insieme, soprattutto a Mineo e a Lampedusa, luogo di sperimentazione di nuove e inquietanti forme di gestione dei flussi migratori.

 

Come Rete dei Comunisti riteniamo in questo momento essenziale costruire dei momenti di sintesi politica all’interno del movimento, lavorare per la sua crescita numerica e di consapevolezza; tener fermo il legame ferreo tra la guerra imperialistica e neocolonialistica che abbiamo davanti agli occhi e i movimenti di masse di lavoratori dall’Africa; fare un ragionamento politico, teorico e storico sulla natura della guerra imperialista e sulle ambiguità presenti anche a sinistra a proposito della situazione libica; promuovere forme di solidarietà internazionalistica che vadano oltre il generico aiuto umanitario; lavorare, a Mineo come in altri territori che verranno scelti nelle prossime settimane per tendopoli e CAI, per costruire con le popolazioni locali strumenti di vera accoglienza, a fianco di quelle strutture che questo lavoro fanno da tempo e meritoriamente, combattendo contro le derive razzistiche che sono dietro l’angolo; far ripartire, a trent’anni di distanza dal movimento contro gli euromissili a Comiso, un movimento di massa per la smilitarizzazione della Sicilia.

Facciamo nostre le parole d’ordine che il movimento si sta dando e rilanciamo gli appuntamenti:

La Sicilia non è zona di guerra, via le basi militari dalla nostra terra

Sì all’accoglienza dei migranti ed alla smilitarizzazione della Sicilia

Contro la guerra ed il razzismo, con il popolo libico senza se e senza ma

Nessuna complicità con l’intervento militare contro la Libia

No al lager per richiedenti asilo di Mineo

Domenica 3 aprile

ore 09,30 presidio di fronte base militare di Sigonella

dalle ore 11,30 sit-in di fronte Villaggio degli Aranci -Mineo

ore 15,30 assemblea a Mineo

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