Le agenzie di rantig sono quegli istituti d’analisi che indicano ai killer della speculazione finanziaria quali sono le prede più appetibili, quelle su cui infierire.
Oggi Moody’s ha tagliato il rating del Portogallo di due gradini, portandolo ad “A3”, un po’ più vicino a quel livello di “spazzatura” che apre e porte a qualsiasi intervento. Il otivo di questo declassamento? Le deboli prospettive di crescita del Paese. Che ora, in conseguenza di questa decisione verranno molto probabilmente ancora più ridotte.
Il ministro delle finanze portoghese, Carlos Costa Pina, ha parlato di “decisione affrettata”, evidenziando che la crescita del 2010 (+1,4%) è stata il doppio delle stime del governo, che punta a tagliare quest’anno il deficit al 4,6% del Pil, anche con nuovi tagli alla spesa pubblica.
Proprio i “tagli”, del resto, costituiscono il cuore della “ricetta” consigliata dal Fondo monetario internazionale, dalla Bce e decie di altri istituti “imparziali”. Anche a costore, dunque, le agenzie di rating offrono munizioni per facilitare l’imposizione di misure che fanno pagare la crisi soprattutto a chi ne subisce le conseguenze.
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