Protesta ieri a Sassari contro il progetto di realizzare una grande sala da gioco. Ieri pomeriggio una trentina di militanti del Fronte Indipendentista Unidu, il volto coperto da maschere bianche, hanno manifestato in via Vardabasso di fronte al luogo scelto per ospitare decine di slot-machine e altre macchinette mangiasoldi. Una scelta, appoggiata dall’amministrazione comunale, che non va proprio giù all’organizzazione della sinistra indipendentista sarda che ha deciso di passare all’azione all’insegna dello slogan ‘No Slot’. “O il sindaco applica la delibera no-slot o la giunta si deve dimettere” il messaggio che i manifestanti hanno voluto lanciare al sindaco di Sassari Nicola Sanna.
«Bisogna mettere in campo azioni forti. Ma dove può andare un’Amministrazione che non riesce ad applicare una delibera contro il gioco approvata all’unanimità? La ludopatia è una piaga sociale e ci sono famiglie che stanno letteralmente scomparendo» ha spiegato Cristiano Sabino, del FIU, aggiungendo: «Applichi la delibera, era assessore quando fu approvata. E se non riesce a farlo è bene che si dimetta». Eh si, perché teoricamente una delibera approvata all’unanimità dall’amministrazione comunale qualche tempo fa – di cui Sanna faceva parte all’epoca essendone assessore – impegnava le autorità a combattere la piaga delle macchinette mangia soldi, che portano è vero parecchi soldi nelle casse degli enti locali e dello stato ma provocano enormi danni sociali. Tra l’altro la delibera prevedeva anche un atteggiamento attivo da parte del comune, che si impegnava a concedere sgravi fiscali e agevolazioni – pari a 1000 euro – agli esercenti dei locali pubblici che decidono di rimuovere le slot oppure di non installarle.
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