Quando ha visto che il suo nome, per l’ennesima volta, non figurava nell’elenco degli assegnatari di un alloggio popolare affisso all’ingresso dell’ufficio competente, è uscito per poi tornare immediatamente con in mano una bottiglia di benzina, che si è gettata addosso dandosi fuoco. È morto così, in Algeria, un uomo di 50 anni, che si è dato fuoco lunedi pomeriggio a El Meridj, a 55 chilometri a nord di Tebessa, e che è deceduto ieri sera nell’ospedare universitario di Annaba dove era stato portato per la gravità delle ustioni su tutto il corpo. Ne dà notizia il sito del quotidiano Le Temps d’Algerie, ricordando che nella stessa regione altri quattro uomini si sono uccisi, allo stesso modo e per le medesime motivazioni. L’uomo aveva quattro figli e da tempo cercava di avere assegnata una casa di edilizia popolare.
In Tunisia era stato Mohamed Bouazizi, laureato e disoccupato, che a dicembre dello scorso anno era morto dandosi fuoco a Sidi Bouzid per protestare contro il sequestro del suo banchetto di frutta e verdura, ad innescare la rivolta sociale che ha portato alla cacciata del presidente Ben Alì.
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