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Fmi sotto attacco hacker o spionaggio speculatori?

Fondo Monetario Internazionale senza pace: dopo lo scandalo a luci rosse che ha travolto il suo direttore generale, Dominique Strauss-Kahn, ora sarebbe nel mirino degli hacker. Già da mercoledì i «pirati informatici» avrebbero attaccato i sistemi dell’organizzazione, ma la notizia è stata resa pubblica sabato dal portavoce David Hawley che ha spiegato che i sistemi sono pienamente funzionanti. Alcuni funzionari, di cui non si conoscono le generalità avrebbero rivelato al York Times che l’attacco sarebbe stato «serio e sofisticato», mentre è ancora ignota la portata degli eventuali danni che avrebbe provocato.

Resta solo da capire da dove sia partito l’attacco: difficilmente un hacker smanettone saprebbe dove e cosa cercare nella complesa rete di dati economici controllati dal Fondo. Più probabile, dunque, un’infiltrazione di chi sa cosa cercare e come utilizzare le informazioni così raccolte. E che magari ha anche i soldi – tanti – per pagare genietti informatici “a progetto” e funzionari del Fondo disposti a “lasciar guardare” dentro le basi dati.

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