I servizi segreti di Islamabad hanno arrestato cinque cittadini pakistani accusati di aver lavorato come informatori dell’agenzia di intelligence degli Stati Uniti (Cia) nei mesi precedenti il raid militare su Abbottabad, che ha portato all’uccisione di Osama Bin Laden. Lo riferisce il New York Times citando fonti ufficiali Usa che hanno chiesto l’anonimato. Secondo le fonti, tra gli arrestati si conta un maggiore dell’esercito di Islamabad, che avrebbe trascritto e trasmesso ala Cia le targhe dei veicoli che visitavano il compound in cui si nascondeva Bin Laden, nelle settimane precedenti il raid del 2 maggio. Secondo il NYT, gli arresti sono una testimonianza della frattura tra Washington e Islamabad prodotta dall’operazione contro Bin Laden e tuttora aperta. In una recente audizione a porte chiuse alla commissione per l’Intelligence del Senato Usa, il vice direttore della Cia, Michael Morell, ha affermato che in una scala da uno a 10, la cooperazione del Pakistan nella lotta all’insorgenza non va oltre il tre.
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