Continua in Grecia il duro confronto fra i proprietari dei taxi e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Giannis Ragousis in seguito alla decisione del governo di liberalizzare completamente la loro professione. Oggi Ragousis informerà i parlamentari del Pasok, il partito socialista al governo, in una riunione che si prevede difficile per il ministro dal momento che molti deputati si sono già detti contrari al modo con cui egli ha gestito finora il problema e gli chiederanno di aprire il dialogo con i proprietari di taxi. Intanto i tassisti si preparano per la grande manifestazione di oggi pomeriggio davanti al Parlamento, proprio durante l’incontro del ministro con i parlamentari del suo partito, con l’arrivo nella capitale di migliaia di taxi da tutto il paese. Anche a livello politico è in corso uno scontro duro fra governo e opposizione riguardo la liberalizzazione della professione. Il portavoce di Nea Dimocratia, Giannis Michelakis, ha attaccato duramente lo stesso premier Giorgio Papandreou definendolo un «osservatore irresponsabile» sul problema dei taxi e lo ha invitato ad assumere una posizione sulla asserita «faida» in corso fra due dei suoi ministri, quello appunto dei Trasporti attuale e il suo predecessore Dimitris Reppas, i quali – secondo Michelakis, «continuano la loro faida personale a spese della società e dell’economia del Paese». Al portavoce di Nea Dimocratia ha risposto Ilias Mossialos, portavoce del governo, secondo il quale «la liberalizzazione della professione dei tassisti sarà fatta con regole precise. Il ministro Ragousis – ha detto Mossialos – presenterà presto le sue proposte. Da parte sua il ministro, secondo i giornali, sembra fermo sulle proprie posizioni e sostiene che il problema è stato discusso con i proprietari dei taxi e non c’è spazio per »passi indietro« perchè un’azione del genere darebbe l’impressione che il governo non vuole fare le riforme necessarie che sono già state decise.
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