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Voci di tragua tra Israele e Hamas

Un tacito accordo per una tregua fra le fazioni palestinesi della Striscia di Gaza e Israele è stato confermato oggi, dopo cinque giorni consecutivi di scontri innescati dagli attacchi compiuti giovedì a Nord di Eilat (mar Rosso). Lo riferiscono fonti ufficiali a Gaza. Secondo tali fonti l’intesa annunciata ieri da Hamas – che detiene il potere nella Striscia – con le altre fazioni islamico-radicali per un’interruzione dei lanci di razzi contro Israele in cambio della sospensione di raid aerei israeliani è stata ora formalizzata da tutti i maggiori gruppi. Funzionari dell’Onu coinvolti nel negoziato hanno da parte loro riferito che l’intesa sarebbe stata recepita anche dallo Stato ebraico, come testimoniato dall’orientamento emerso da una riunione del governo in favore di un «ripristino della calma». Un portavoce dei Comitati di resistenza popolare (Crp), la fazione indicata come responsabile degli attacchi all’origine dell’ultima escalation, ha comunque detto all’ANSA che i Crp aderiscono alla tregua intendendola come «una sospensione, non come un cessate il fuoco definitivo» e continuano a rivendicare sul piano generale «il diritto alla resistenza».

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