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Mavi Marmara. Netanyahu conferma, da Israele niente scuse

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha espresso il proprio «rammarico per la perdita di vite umane» avvenuta lo scorso anno durante il raid contro la nave turca Mavi Marmara che tentava di forzare il blocco navale imposto a Gaza, ma si è rifiutato di esprimere le scuse per l’incidente nel quale rimasero uccisi otto cittadini turchi e un cittadino americano di origini turche. «Non chiederemo scusa per il fatto che i commandos israeliani si sono difesi dagli attivisti violenti dell’Ihh (l’organizzazione islamica turca che aveva organizzato la spedizione a Gaza, ndr) e per aver impedito la consegna di armi ai terroristi di Hamas», ha detto Netanyahu. Il premier israeliano ha comunque espresso la speranza che venga «trovato il modo» per superare le «differenze» tra Israele e Turchia dopo la crisi diplomatica sfociata con l’espulsione dell’ambasciatore israeliano decisa da Ankara.

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