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Santa Merkel, rianimatrice delle borse

Le Borse si rianimano. Le banche sostengono Piazza Affari. Tensioni sullo spread

da Il Sole 24 ore

Dopo le dichiarazioni della Merkel («La priorità assoluta è evitare un default incontrollato perché questo non colpirebbe solo la Grecia e il rischio che possa impattare tutti noi, o almeno gran parte dei paesi dell’eurozona, è molto elevato) le borse europee hanno rigirato al rialzo. A metà seduta le Borse europee risultavano contrastate dopo una mattinata molto volatile e un mini rimbalzo tecnico tentato in apertura, sulla scia di Tokyo e Wall Street, che non è durata nemmeno un’ora.

L’attenzione resta focalizzata sulla crisi del debito dell’eurozona, dai timori di una uscita pilotata della Grecia dall’euro, all’importante scadenza dell’asta italiana di Btp che ha registrato una domanda moderata e rendimenti record. Intanto resta la tensione sugli spread: il premio di rendimento dei Btp decennali rispetto ai Bund si mantiene a ridosso dei 400 punti base.

I listini azionari hanno attenuato le perdite ma restano volatili. Quasi in parità gli indici a Francoforte (+0,2), Madrid (+0,1%) e Londra. Parigi resta la piazza peggiore con il Cac 40 in calo dell’1% dopo un balzo iniziale dell’1,9%. A Milano il FTSE MIB sale dello 0,5% e il Ftse All Share dello 0,3%.

I bancari affossano Parigie sostengono MilanoPesanti i titoli finanziari francesi, soprattutto Bnp Paribas (esposta sull’Italia con la controllata Bnl) che è arrivata a perdere il 12% su indiscrezioni del Wall Street Journal, smentite dalla banca francese, secondo cui l’istituto avrebbe difficoltà a reperire liquidità in dollari. In rosso anche SocGen e Axa mentre resiste Credit Agricole.

I bancari supportano invece il listino milanese con alcuni big del comparto che recuperano quasi il 4%, come Unicredit (+3,7%), Intesa Sanpaolo (+3%), Banco Popolare ( +2,3%) e soprattutto Banca Pop Mi (+5,4%), Ubi Banca (+4,1%) .Rimbalza anche Pirelli (+2%). Deboli industriali, energetici, utility. Resta pesante Fiat (-0,8%), con Fiat Industrial (-1%) ed Exor (-0,3%) mentre dal salone di Francoforte l’ad Sergio Marchionne ha confermato i target 2011 di Fiat e Chrysler ma ha anche previsto che il 2011 e 2012 saranno anni difficili per il comparto dell’auto, in particolare in Europa e in Italia dove si aspetta un mercato “totalmente debole”. Giù Impregilo Ord, Tenaris, Finmeccanica ,Stmicroelectron, Atlantia, Eni

Dopo le chiusure in positivo dei principali indici alla Borsa di New York chiusura contrastata per le principali borse di Asia e Pacifico, con rialzi per Tokyo e Sidney, in linea con la chiusura di Wall Street e con i futures sulle piazze occidentali in rialzo. Difficoltà invece per Shanghai, chiusa nella vigilia per festività. Chiusa oggi la piazza di Hong Kong per la Festa di metà autunno. Gli acquisti di oggi sono stati guidati dalla ripresa delle quotazioni del greggio e dei metalli, mentre il rialzo dell’euro ha favorito i titoli dei grandi esportatori. Ecco le chiusure: Tokyo +0,95%; Shanghai -1,06; Taiwan -2,88%; Sidney +0,85%; Singapore +1,20%.

Euro stabile dopo asta Btp
L’euro è stabilizzato a quota 1,3680 dollari a metà giornata, dopo una iniziale corrente di ricoperture con successive vendite in coincidenza con l’esito dell’asta italiana di Btp per 7 miliardi di euro che si è tenuta a fine mattinata.. Dopo il minimo da sette mesi toccato ieri a 1,3495 dollari, la divisa europea è risalita fino a 1,3695 dollari (in linea con la quotazione raggiunta ieri sera sulle piazze americano dopo l’indiscrezione del Financial Times secondo cui l’Italia starebbe negoziando il sostegno di Pechino al debito pubblico) per poi rimpiombare a 1,3555 dollari. L’euro è inoltre attestato a 105,33 yen dopo un minimo da dieci anni a quota 104,37 yen.

Spread record, allarme Grecia
Tensione sul mercato del debito dove il premio di rendimento dei Btp decennali ha sfiorato i 400 punti base e al momento viaggia a 397 punti base da 383 della chiusura di ieri. Record per lo spread quinquennale che rispetto ai titoli tedeschi vola a 470 punti base, un livello mai raggiunto nei 12 anni di vita dell’euro. Il Tesoro italiano deve collocare Btp a cinque, sette e nove anni per circa 7 miliardi di euro e, nonostante la conferma di un incontro del ministro Tremonti con una delegazione di investitori cinesi, i mercati esprimono un certo scetticismo circa l’efficacia di un intervento cinese a sostegno del debito dell’eurozona. Cresce intanto l’allarme Grecia con il cancelliere tedesco Angela Merkel che ha avvertito che il rischio di un default fuori controllo di Atene rischierebbe di contagiare il resto della zona euro. Bisogna evitare «un’insolvenza incontrollata» per impedire il contagio negli altri paesi della zona euro, ha detto Merkel in un’intervista alla radio Rbb. Preoccupato per l’euro anche l’ad di Fiat Sergio Marchionneche da Francoforte ha dichiarato: «Credo che ci sia la possibilità, se facciamo mosse sbagliate, che il sistema vada fuori binario».

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