I ciber-ribelli di Anonymus sono penetrati nei computer del ministero degli interni spagnolo e hanno pubblicato su internet i dati personali di 30 uomini della scorta del premier Josè Luis Zapatero, riferisce la stampa di Madrid. Dopo la diffusione dei dati la polizia nazionale ieri ha disattivato il proprio sito per verificare il dispositivo di sicurezza.
In un documento pubblicato in rete Anonymus, considerato vicino al movimento degli indignados, afferma che «fra breve» renderà pubblici anche i dati degli agenti del Gruppo Speciale Operazioni (Geo), gli agenti cui sono affidate le missioni più difficili e pericolose. La “guerra” fra Anonymus e la polizia spagnola è stata innescata in giugno dall’arresto di tre giovani descritti dal ministero degli interni di Madrid come «la cupola» del movimento dei ciber-ribelli. Una definizione che ha suscitato sarcasmi e ilarità in rete.
Dieci giorni dopo il sito della polizia è stato attaccato e bloccato per un giorno. Nel documento pubblicato con i nomi dei guardaspalle di Zapatero, Anonymus attacca il candidato premier socialista alle politiche anticipate Alfredo Rubalcaba, fino a due mesi fa ministro degli interni, invitando a dire «No a Rubalcaba» (lo slogan del candidato è «Si a Rubalcaba»), cita Paul Bourget, «Se non vivi come pensi, finirai col pensare come vivi», e avverte: «Siamo Anonymus, Anonymus è un esercito, non dimenticarci, non perdoniamo, aspettaci».
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