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Grecia. Nuoba manovra e due giorni di sciopero generale

I principali sindacati ellenici hanno proclamato oggi due nuove giornate di sciopero generale contro le ulteriori misure di austerità decise dal governo di Atene. Lo hanno riferito radio greche precisando che le giornate sono quelle di mercoledì 5 e di mercoledì 19 ottobre. Intanto domani tutti i mezzi di trasporto pubblico in Grecia si fermeranno per protesta contro la misura di sospensione temporanea dal lavoro del personale in eccesso nelle aziende a partecipazione statale e il trasferimento del personale. Oggi il centro di Atene rimarrà chiuso per la maggior parte della giornata a causa delle manifestazioni di protesta organizzate contro le misure di austerità del governo del premier socialista Giorgio Papandreou.

Per il primo pomeriggio nella Piazza Klathmonos, nel centro della capitale, è in programma una manifestazione dei dipendenti degli enti che saranno aboliti oppure fusi, mentre i lavoratori che sono contrari alla sospensione temporanea dal lavoro si apprestano ad effettuare una marcia di protesta fino al Parlamento. Un’altra manifestazione dei lavoratori nel settore della Sanità è in corso e i partecipanti si dirigono verso il Ministero delle Finanze che, secondo Zougla.gr, è già occupato. Alle 19.00 i sindacalisti del Pame, il sindacato vicino al Partito Comunista di Grecia, invitano gli aderenti a prendere parte a una manifestazione fuori dal Ministero delle Finanze ed esortano i cittadini ad avviare una disobbedienza popolare e un massiccio rifiuto del pagamento delle nuove tasse decise dal governo.

Una ennesima stangata sta per abbattersi sui greci. Il governo del Premier Papandreou ha annunciato altri interventi nel settore pubblico, nuovi tagli alle pensioni e un ulteriore aumento delle tasse per incassare la sesta tranche da otto miliardi di euro, parte del primo prestito da 110 miliardi concesso ad Atene un anno fa, ed evitare così la bancarotta il mese prossimo. Secondo un comunicato ufficiale diffuso al termine di un consiglio dei ministri ristretto, l’esecutivo procederà ad un taglio alle pensioni pari ad oltre 1.200 euro al mese, alla cassa integrazione per 30.000 lavoratori del settore pubblico da qui alla fine dell’anno e all’abbassamento del salario minimo di esenzione fiscale da 8.000 a 5.000 euro.

Questi provvedimenti si sono resi necessari dopo che la Troika, Ue-Fmi-Bce, ha ritenuto «inadeguate» le misure varate dall’esecutivo ellenico la settimana scorsa per raggiungere gli obiettivi di bilancio e che prevedevano già una tassa sugli immobili e una sforbiciata agli stipendi dei politici. Secondo le stime degli economisti senza le ulteriori misure di austerità il deficit di bilancio della Grecia nel 2011 schizzerà al 9% del Pil, sforando il target del 7,5% fissato dal governo. Oggi in un discorso al parlamento Venizelos ha esortato l’assemblea a dare il via libera alle misure aggiuntive perchè «la Grecia sta affrontando la più grande crisi dai tempi della guerra civile». Ha un «grande problema di liquidità e corre dei »rischi enormi«, fra cui »uno stallo totale dell’economia«, ha sottolineato il ministro. Venizelos ha tuttavia aggiunto che »la Grecia va salvata con l’aiuto degli altri Paesi« ed ha escluso che lasci l’euro. »Sarà per sempre un membro dell’Eurozona«, ha affermato.

E martedì prossimo il Premier Papandreou volerà a Berlino per incontrare la Cancelliera Angela Merkel. Sempre la settimana prossima i rappresentanti della Troika ritorneranno ad Atene, dopo tre giorni di consultazioni telefoniche che hanno prodotto »buoni progressi«, per continuare l’esame sul salvataggio. Intanto contro queste nuove misure lacrime e sangue i principali sindacati ellenici hanno proclamato per il 5 e il 19 ottobre due nuove giornate di sciopero generale. Mentre domani il trasporto pubblico in Grecia si fermerà per protesta contro la misura di sospensione temporanea dal lavoro del personale in eccesso nelle aziende a partecipazione statale e il trasferimento dei lavoratori. L’aeroporto internazionale di Atene rimarrà chiuso per tre ore, dalle 12.30 alle 15.30, visto che anche i controllori del traffico aereo aderiranno alla protesta. Tutti i voli in partenza o in arrivo in questo arco di tempo verranno cancellati, ha reso noto il gestore dello scalo ateniese.

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