Per il ventesimo anno consecutivo, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha oggi votato pressochè all’unanimità una risoluzione di condanna dell’embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba.
La risoluzione, che ha solo valore simbolico in quanto l’Assemblea Generale è priva di potere esecutivo, è stata approvata con 186 voti. Contro hanno votato solo gli Stati Uniti e Israele, mentre altri tre Paesi si sono astenuti.
Dopo la votazione, il ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez ha accusato l’amministrazione Obama di aver intensificato le restrizioni economiche negli ultimi anni. «Questo voto sottolinea l’eroica resistenza di un popolo che viene privato del diritto sovrano all’autodeterminazione – ha detto il rappresentante dell’isola caraibica – Dopo venti anni siamo ancora qui a discutere di diritti violati, e il governo americano continua a proporre argomenti inaccettabili».
Il diplomatico Usa Ronald Godard, ha ribadito che, nonostante le aperture, gli Stati Uniti non cancelleranno l’embargo se Cuba non garantirà passi avanti sulla questione dei diritti umani. Il blocco è stato posto dagli Stati Uniti nel 1962, in seguito alla rivoluzione che ha portato al potere il regime di Fidel Castro.
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