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Obama all’Iran: “give us back the drone” (aridatece er drone)

Sembra una barzelletta, ma l’amministrazione statunitense ha chiesto al governo di Teheran di restituire il drone-spia catturato dagli iraniani il 4 dicembre, 300 chilometri all’interno dei propri confini. «Abbiamo chiesto che ci venga restituito, vedremo come risponderanno gli iraniani» ha detto ieri il Presidente degli States Barack Obama durante la conferenza alla Casa Bianca con Nuri al Maliki. «Sembra che Obama abbia dimenticato che lo spazio aereo iraniano è stato aggredito e che questo può mettere a rischio la pace e la sicurezza mondiale» ha prontamente risposto il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Ramin Mehmanparast. «Invece di presentare scuse ufficiali e riconoscere la violazione della legge – ha aggiunto con riferimento agli Stati Uniti – hanno fatto questa dichiarazione». L’Iran ha chiesto scuse ufficiali per l’invasione dello spazio aereo iraniano da parte del drone, e anche chiesto all’Onu di prendere posizione in materia. Nel frattempo, studi sono in corso da parte degli esperti militari iraniani per decriptare la sofisticata tecnologia del velivolo senza pilota in modo da poter essere in grado presto di contrastare apparecchi simili che Washington, a ma ormai anche Londra e Tel Aviv usano sempre più spesso per spiare la Repubblica Islamica.

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