La Francia si sta rassegnando alla perdita dello status di paese dal debito pubblico sicurissimo.
«Con la perdita della tripla A non cambia un granchè, tecnicamente», ha detto al quotidiano Le Figaro il ministro francese dell’Economia, Francois Baroin, commentando l’ipotesi sempre più probabile di un declassamento della Francia da parte delle agenzie di rating.
Il bilancio 2012 è stato costruito sulla base di un tasso di interesse al 3,7 per i prestiti decennali, quando sono attualmente al 3,2%», spiega il ministro. Parole a dir poco sorprendenti, osserva lo stesso Figaro – di solito molto vicino al presidente Nicolas Sarkozy – visto che fino a pochi giorni fa la prospettiva di un declassamento era stata presentata dall’esecutivo di Parigi come “catastrofica”. A meno di cinque mesi dalle presidenziali del 2012, Sarkozy aveva anche fatto del mantenimento della tripla A la priorità della fine del suo mandato. «Se perdo la tripla A sono morto», aveva detto il presidente, rivolgendosi lo scorso ottobre ad alcuni fedelissimi. Ma le cose cambiano in fretta, e un furbetto come Nicolas lo sa bene.
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