Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy sarebbe coinvolto nel giro di tangenti sulle vendite di armi al Pakistan negli anni Novanta, collegate all’attentato di Karachi del 2002, in cui persero la vita 15 persone.
Secondo uno dei testimoni interrogati durante l’inchiesta, scrive oggi il quotidiano ‘Liberation’, nel 1994 il ministero del Bilancio, il cui titolare era proprio Nicolas Sarkozy, avrebbe autorizzato la creazione di una società in Lussemburgo, chiamata Heine, con lo scopo di pagare commissioni (che fino al 2000 erano legali) agli intermediari sui contratti per gli armamenti. «È chiaro che il ministero del Bilancio ha necessariamente dato il suo avallo per la creazione di Heine» afferma l’ex alto funzionario della Difesa Gerard-Philippe Menayas, secondo il verbale di interrogatorio citato dal giornale, «vista l’importanza dell’argomento, questa decisione poteva essere presa solo a livello del gabinetto ministeriale». Nel 2010, un rapporto della polizia lussemburghese aveva già parlato del ruolo di Sarkozy nella creazione di Heine, ma l’inquilino dell’Eliseo ha sempre smentito ogni coinvolgimento. La complessa vicenda giudiziaria dell«’affaire Karachi» punta a verificare se le commissioni (al tempo legali) versate a margine dei contratti conclusi nel 1994 con il Pakistan, per la vendita di sottomarini, e l’Arabia Saudita, per la vendita di fregate, abbiano dato luogo alle cosiddette ‘retrocommissioni’ (illegali), ovvero a flussi di denaro riversati segretamente in Francia per finanziare la campagna presidenziale dell’ex Primo ministro Edouard Balladur nel 1995.
Il dossier è inoltre reso ancora più delicato dal sospetto, su cui i giudici indagano, di un legame tra la decisione francese di smettere di versare le commissioni a intermediari pachistani, nel 1995, e un attentato nel maggio 2002 a Karachi, che fece 15 vittime di cui 11 francesi. Secondo la tesi investigativa, questo attacco terroristico sarebbe una forma di rappresaglia da parte dei beneficiari di quei pagamenti. Nel corso delle indagini legate a questo caso sono già stati messi sotto accusa due personaggi vicini a Sarkozy, Thierry Gaubert et Nicolas Bazire, oltre all’ex ministro Renaud Donnedieu de Vabres.
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